Piròscafo e motoscàfo

«Cortesissimo dr Raso,
eccomi ancora a importunarla. Vorrei sapere perché i sostantivi piroscafo e motoscafo, pur avendo la medesima terminazione (scafo) hanno una diversa accentazione: il primo sdrucciola, si pronuncia, cioè, con l'accento sulla prima "o"; il secondo, piana, con l'accento sulla "a".
Grazie, come sempre, della sua non comune disponibilità.
Corrado S.
Carbonia
»

Gentile Corrado, do la parola a Aldo Gabrielli. L'illustre linguista sarà molto più chiaro e autorevole dell'estensore di queste modeste noterelle.

«(...) La risposta è abbastanza semplice. La parola piròscafo è di origine dòtta, nata nel linguaggio scientifico all'incirca due secoli fa, composta di un prefisso piro-, derivato dal greco pyr, pyrós, fuoco, e di skáphos, pur esso greco, che significa battello: dunque, 'battello che va col fuoco', cioè col vapore generato dal fuoco. Piròscafo ha perciò seguito l'accentazione sdrucciola comune a molti termini di una famiglia di parole composte col prefisso piro-, di formazione antica o anche recente, come piròfila (la pentola 'amica' del fuoco), piròmane (il maniaco del fuoco) e altri. Diversa è invece l'origine di motoscàfo, nome che risale al primo ventennio del Novecento, ed è tutto italiano, assolutamente privo di ascendenze classiche. Esso è infatti composto di un primo elemento moto-, abbreviazione di motore, e dell'italiano scafo nel significato generico di imbarcazione; cioè 'imbarcazione a motore'. Motoscafo fa quindi parte di un'altra famiglia numerosissima e sempre proliferante di parole, tutte costruite con questo prefisso moto-, e tutte con accentazione piana: motobarca, motonave, motocarro, motociclo, motopompa eccetera. Sul modello di motoscàfo si sono anzi create altre parole ugualmente piane: come batiscàfo, composto col prefisso greco bàthos, profondità, cioè 'scafo per esplorazioni profonde', e aliscàfo, cioè 'scafo con le ali'».

28-02-2019 — Autore: Fausto Raso