Decisamente e succedere

Due parole, due, sugli usi non appropriati di un avverbio e di un verbo: decisamente e succedere.
Cominciamo con l'avverbio. Logica vorrebbe che l'avverbio suddetto si adoperasse esclusivamente nel significato di con decisione. Alcuni, ritenendolo erroneamente sinonimo di certamente, lo impiegano, per l'appunto, in modo inappropriato: quel libro è decisamente interessante; quella fanciulla è decisamente bella.
E veniamo al verbo "succedere", che ha due significati principali: subentrare, sostituire, prendere il posto di un altro (morto il padre, il figlio successe alla direzione dell'azienda) e accadere, avvenire (durante i mesi estivi succedono, purtroppo, molti incidenti strdali) e due forme per il passato remoto e il participio passato: successe e succedette; successo e succeduto.
A nostro modo di vedere le due, o meglio, le quattro forme è preferibile non adoperarle indifferentemente. Useremo succedette e succeduto nel significato di prendere il posto di un altro in un incarico o una carica (Giovanni Paolo I succedette a Paolo VI) ; successe e successo nell'accezione di accadere e simili (non ricordo più cosa successe negli anni della mia adolescenza).
Pedanteria? Giudicate voi, amici amanti del bel parlare e del bello scrivere.

09-10-2019 — Autore: Fausto Raso