La proposta e la scommessa

Si presti attenzione ai due sostantivi in oggetto perché abbiamo avuto modo di constatare che alcune persone — anche tra quelle acculturate — li ritengono l'uno sinonimo dell'altro. Giustificano la loro sinonimità con il fatto che ambedue provengono dal latino. Se così fosse la quasi totalità dei vocaboli del nostro idioma sarebbero sinonimi.
Proposta e scommessa, oltre tutto, hanno origini etimologiche totalmente diverse. Prima di scoprirle vediamo le accezioni delle due parole al fine di escludere la loro sinonimità. Leggiamo dai vocabolari. Proposta: «atto, effetto e contenuto del proporre». Scommessa: «convenzione con cui due o più persone che divergono tra loro nell'asserire qualcosa o nel formulare una previsione stabiliscono di corrispondere una certa posta a quella di loro che risulterà aver detto o predetto il vero».
Coloro che intravedono una certa affinità di significato tra scommessa e proposta, ritenendo, quindi, sinonimi i due sostantivi in quanto entrambi vantano origini latine, debbono ritenere sinonimi anche, per esempio, bello (latino: bellus) e brutto (latino: brutus). Sappiamo benissimo, invece, che le cose non stanno in questi termini.
Proposta e scommessa vengono sì, dal latino ma, come dicevamo all'inizio di queste noterelle, la loro origine etimologica è del tutto diversa: proposta è un sostantivo tratto dal participio passato del verbo latino proponere (pro, innanzi e ponere, porre) e significa, alla lettera, cosa posta innanzi e, quindi, pensiero, argomento, disegno, intendimento (di qualcuno messo innanzi) e vale anche proposito, proponimento.
Non molto chiara, invece, l'etimologia di scommessa che, ripetiamo, significa «fare una previsione fra due o più persone impegnandosi reciprocamente a pagare una data somma o a soddisfare un dato impegno, secondo che il risultato dell'evento su cui si discute dimostrerà esatte o inesatte le previsioni degli uni o degli altri», potrebbe essere il participio passato del verbo scommettere, derivato dal latino committere (attaccare) con l'aggiunta del prefisso sottrattivo s-, cioè staccare, vale a dire separare (due pareri diversi).
Non si scommette, infatti, su due pareri diversi?

18-11-2019 — Autore: Fausto Raso