Sebbene e sibbene

Si presti attenzione molta attenzione ai due termini in oggetto perché spesse volte vengono confusi e adoperati, quindi, arbitrariamente. Pure essendo entrambi congiunzioni hanno significati completamente diversi.

Sebbene è una congiunzione subordinante e vale quantunque, nonostante (o non ostante), benché e introduce, per tanto, una proposizione concessiva, con il verbo tassativamente al modo congiuntivo: Luigi, sebbene fosse ammalato, si recò regolarmente al lavoro. Molto spesso il verbo è sottinteso (si ha, quindi, una proposizione concessiva ellttica del verbo). sebbene controvoglia (o contro voglia), lo assecondai.

Sibbene, invece, è una congiunzione con valore avversativo e sta per ma, bensì e si usa dopo una proposizione negativa: non abbatterti, sibbene reagisci alle avversità della vita.

05-12-2019 — Autore: Fausto Raso