Parlare a vanvera

Quasi ci vergogniamo nel proporre questo modo di dire, essendo conosciutissimo e adoperato a ogni piè sospinto da tutti coloro che vogliono mettere in evidenza il fatto che molte persone parlano a sproposito o senza aver riflettuto. Chi di voi, può dire, infatti, di non aver mai conosciuto un vanveriere?
Basta fare — come usa dire — mente locale per individuare nel collega d'ufficio o nel vicino di casa la persona del detto in oggetto.
Ciò che non è chiara, invece, è l'origine della locuzione, soprattutto l'etimologia di vanvera, vocabolo adoperato solo nel predetto modo di dire e nell'espressione fare le cose a vanvera, vale a dire senza senso, senza logica, senza criterio.
L'etimologia, dicevamo, è incerta; ci affidiamo, quindi, a quanto dice in proposito il linguista Ottorino Pianigiani.
A questo proposito invitiamo i lessicografi - se si dovessero imbattere in questo sito - a prendere nella dovuta considerazione il termine, da noi proposto, vanveriere, e metterlo a lemma nei dizionari. Non esiste, infatti, un vocabolo atto a indicare una persona che parla a vanvera.

03-01-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


L'apedagogeto

Ecco un altro vocabolo, della nostra meravigliosa lingua, che ci piacerebbe fosse rispolverato e rimesso a lemma nei vocabolari dell'uso: apedagogeto.

È, anzi, era così chiamato il giovinetto privo di istruzione perché nessuno si occupava della sua educazione. Il termine che portiamo all'attenzione dei vocabolaristi si può trovare qui.

02-01-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


Una schiazzamaglia

«Gentilissimo Dott. Raso,
seguo assiduamente le sue noterelle sul buon uso della lingua italiana dalle quali apprendo sempre nozioni che — come lei sostiene spesse volte — non sono riportate nei sacri testi. Mi rivolgo a lei, dunque, per un quesito: che cosa è una
schiazzamaglia? Ho trovato questo termine leggendo una lettera di mio nonno che dal fronte della Grande Guerra raccomandava a mia nonna di stare lontana da quella schiazzamaglia.
Ho compulsato tutti i vocabolari in mio possesso ma non ho trovato il vocabolo in questione. Spero in lei, dunque. Grazie se avrò una sua risposta.
Cordialmente
Federico B.
Cuneo
»

Cortese Federico, ha perfettamente ragione, il termine non è attestato nei vocabolari dell'uso perché è stato relegato nella soffitta della lingua. Esiste (ma dovrei dire esisteva), comunque, e si dice di gentaglia, gente abbietta.
Lo può trovare cliccando qui e qui.

31-12-2019 — Autore: Fausto Raso — permalink