Tener la carta bassa

Gli appassionati del gioco delle carte dovrebbero conoscere questo modo di dire, che si tira in ballo tutte le volte che qualcuno si comporta in modo tale da non lasciare trapelare minimamente le proprie intenzioni e agisce, quindi, con molta prudenza e cautela.

L'espressione, in senso lato, sta a indicare anche l'imminente tradimento di qualcuno.

La locuzione, dicevamo, viene — con significato letterale — dal gioco delle carte dove è estremamente importante non far vedere agli avversari il gioco che si ha in mano tenendo, per l'appunto, la carta bassa.

26-11-2018 — Autore: Fausto Raso — permalink


Gli oratori in riunione negli oratorii

Due parole due, cortesi amici lettori, su un argomento che crediamo possa interessare a tutti coloro che amano scrivere (e parlare) correttamente.
Abbiamo notato che il DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia edito dalla ERI, edizioni RAI, alla voce o lemma oratorio dà il plurale oratori, con una sola i, riservando quello con due i (oratorii) all'uso prettamente letterario.
Questa scoperta ci ha lasciato di stucco. Poiché l'argomento — come dicevamo — ci sembra della massima importanza, riteniamo sia il caso di chiarire che tutte le parole che finiscono in -orio nella forma plurale prendono la doppia i (a prescindere dall'uso letterario): l'oratorio, gli oratorii; il dormitorio, i dormitorii; il riformatorio, i riformatorii; l'ostensorio, gli ostensorii ecc. Osservando questa semplice regoletta saremo sicuri di non trovarci mai in difficoltà e, soprattutto, di non cadere in errore o creare confusione.
Il plurale di oratorio, oratori (con una sola i), per esempio, potrebbe confondersi con oratori, plurale di oratore. Diremo (e scriveremo), quindi, che gli oratori hanno tenuto una riunione negli oratorii. Ancora. Il plurale di dormitorio, dormitori (con una sola i), potrebbe confondersi con il plurale di dormitore, voce arcaica, ma esistente. Pedanteria? Giudicate voi, amici.
Alcuni linguisti consigliano, in proposito, di segnare l'accento grafico sul plurale dei sostantivi in -orio per non confonderlo con il plurale di parole simili: direttòri (plurale di direttorio) e direttóri (plurale di direttore).
Dizionario RAI.it

23-11-2018 — Autore: Fausto Raso — permalink


Fare una logicata

La logicata è un termine non attestato nei vari vocabolari dell'uso, i lettori toscani, però, dovrebbero conoscere il vocabolo essendo di uso prettamente toscano e attestato nel vocabolario di Pietro Fanfani.
Ma cosa significa, esattamente? Comportarsi da imbecille; fare un'azione insensata e simili. Diamo la 'parola' al Fanfani: Google Libri - logicata

E a proposito di imbecille, i sostantivi imbecillità e imbecillaggine pur essendo sinonimi hanno sfumature diverse. Ci affidiamo al vocabolario Gabrielli in rete:
«imbecillità
[im-be-cil-li-tà]
s.f. inv.
1 spreg. Condizione di chi, di ciò che è sciocco, poco intelligente
‖ Azione, espressione da imbecille: quando la finirai di dire i.
»

«imbecillaggine
[im-be-cil-làg-gi-ne]
s.f. (pl. -ni)
1 Carattere di chi, di ciò che è imbecille, sciocco, stupido»

22-11-2018 — Autore: Fausto Raso — permalink