Fiumicino (RM): fiumicinesi o fiumicinensi?
Gli abitanti di Fiumicino, città in provincia di Roma, comunemente sono chiamati “fiumicinesi”. E con ciò?, direte. Nulla.
Vogliamo solo dire che, a nostro modestissimo parere, sarebbe meglio denominarli “fiumicinensi” per non confonderli con i “fiumi cinesi”
Il suffisso “—ense”, inoltre, è voce più “dotta” di “—ese”, come fa notare il “Treccani”: «—ése (o —ènse) [lat. —ēnsis]. – Suffisso derivativo di aggettivi che denotano appartenenza geografica a città (barese, bolognese, londinese, milanese, torinese, viennese), regioni (abruzzese, calabrese, piemontese, pugliese), nazioni (danese, francese, norvegese, portoghese).
Molto più raramente si tratta di appartenenza sociale (borghese, cortese, marchese). Dall’uso sostantivato di francese, inglese e simili per indicare lingue straniere si è sviluppato un valore ironico o spregiativo del suffisso in derivati, talora occasionali, che si riferiscono al tipo di linguaggio adoperato da particolari gruppi di persone (burocratese, computerese, giornalese, politichese).
Di uso più dotto, quando disponibile, la variante —ense (cuneense, eporediense)». Sotto il profilo etimologico il nome proviene dal latino “flumen micinum”, vale a dire piccolo fiume o "foce micina", piccola foce con riferimento al canale che funge da attracco per le imbarcazioni. È una proposta “oscena”? Non crediamo, anzi… i "fiumicinensi", forse, sarebbero contenti. Invitiamo le competenti "autorità toponomastiche" a prendere in esame la proposta.
I bezioli
Forse poche persone sanno che gli occhiali che servono per “raddrizzare” gli occhi alle persone affette da strabismo si chiamano “bezioli”.
(Quasi) Nessun vocabolario dell’uso riporta, infatti, il termine in questione. Onestamente non conosciamo l’etimologia del vocabolo che si può trovare cliccando su questo collegamento:
Google - bezioli
La bisciabova
Gentilissimo dott. Raso,
per la ricorrenza del Natale un caro amico mi ha fatto una strenna favolosa segnalandomi il suo inimitabile blog sul buon uso della lingua italiana. La rete pullula di siti sulla lingua, ma il suo è veramente la “crema” e per i contenuti e per il modo in cui si porge: semplice, elegante, educato ma soprattutto chiaro. Mi permetta di complimentarmi. È inutile che le dica che l’ho messo subito tra i preferiti. Ho visto che risponde ai quesiti che le vengono posti, ne approfitto anch’io per chiederle che cosa significa “bisciabova”, termine che ho sentito in una trasmissione di una televisione privata. I vocabolari che ho consultato non mi sono stati di aiuto, spero in lei. Grazie se mi risponderà e ancora vivi complimenti.
Gaetano S.
Nuoro
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Cortese Gaetano, la ringrazio veramente di cuore per le belle parole di cui ha voluto onorarmi. Quanto al suo quesito, si tratta di un termine desueto che significa “tifone” , “turbine” e simili. I vocabolari non lo attestano perché è stato relegato nella soffitta della lingua. Il significato e l’origine l’apprendiamo dal dizionario del Tommaseo—Bellini cliccando su questo collegamento: Dizionario.org - bisciabova
Il vocabolo in oggetto è “immortalato” anche in alcune pubblicazioni, veda il collegamento in calce.
Google - bisciabova

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