Pillole di buona lingua

Cadavere è un sostantivo, non è corretto, pertanto, il suo uso come aggettivo. Sulla stampa si leggono molto spesso frasi tipo “la donna scomparsa è stata trovata cadavere in fondo al burrone”. Correttamente: la donna è stata trovata morta...

Carcere, nella forma plurale è tassativamente di genere femminile: il carcere / le carceri.

Cerbero, sostantivo maschile e tale resta anche riferito a una donna: Giovanna è proprio un cerbero. Stessa norma per quanto attiene al sostantivo cireneo: Luisa è il cireneo della squadra.

Colare, nei tempi composti prende entrambi gli ausiliari, con un distinguo, però: si userà l'ausiliare essere se si prende in considerazione il liquido (il vino è colato tutta la notte dalla botte); l'ausiliare avere riferito al contenitore (la botte ha colato tutta la notte).

Cosiddetto, si può scrivere anche in grafia analitica (due parole). Il nome che segue non va mai tra virgolette: i cosiddetti / così detti antagonisti (non: cosiddetti “antagonisti”).

Divisa, si fa seguire dalla preposizione di quando il sostantivo sta per uniforme: divisa di carabiniere, divisa di vigile urbano ecc. La preposizione di specifica, infatti, di quale divisa si tratta.

Ninnananna, si può scrivere anche in grafia analitica (ninna nanna). Nella forma plurale, tanto in grafia scissa quanto in quella univerbata, entrambe le a mutano in e: ninne nanne e ninnenanne.

19-03-2021 — Autore: Fausto Raso — permalink


Essere più povero di S. Quintino

«Caro figliolo, sono finiti i bei tempi delle vacanze lussuose, delle crociere, dei bei vestiti e del superfluo; ci aspettano periodi neri, siamo ridotti alla fame; la nostra azienda è fallita, siamo più poveri di S. Quintino. Cerca, pertanto, di trovarti un'occupazione, io non posso più mantenerti».

Queste tremende parole sconvolsero l'esistenza del giovane rampollo-bene, che per notti intere non riuscì a prendere sonno. Ma che cosa c'entra S. Quintino con il fallimento dell'azienda? C'entra, eccome!

Il padre, infatti, voleva mettere in evidenza lo stato di povertà in cui erano caduti improvvisamente, con il crollo finanziario, tanto da essere più poveri del Santo che, si dice, “sonava a messa co' tegoli” non possedendo i soldi per l'acquisto di una campana.

Il modo di dire può derivare, infatti, dall'usanza di battere una tavola adoperandola a mo' di campana. Anticamente i Cappuccini, amantissimi della povertà volontaria, erano soliti chiamare alla messa i confratelli, non con una campana, appunto, ma percotendo una tavola con un pezzo di legno nodoso.

18-03-2021 — Autore: Fausto Raso — permalink


Che bella catagrafe!

La parola proposta da questa rubrica, e ci auguriamo che sia rispolverata, è: catagrafe.

Sostantivo femminile, di provenienza ellenica, che sta per “immagine (pittura) di profilo”.

17-03-2021 — Autore: Fausto Raso — permalink