acciocché, acciò che 
ac|cioc|ché, ac|ciò che
pronuncia: /atʧokˈke/
congiunzione

1 raro introdurre una proposizione finale con il verbo al congiuntivo: affinché, perché (si scrive anche separatamente acciò che e tra le due particelle si può frapporre altra parola) insistono affinché mi procuri un mezzo | acciò dunque che tu possa | acciò che 'l duca stesse attento, / mi puosi 'l dito su dal mento al naso [Dante] | te lo ripeto, acciocché tu mi capisca bene; io ti richeggio / … / acciò ch'io fugga questo male e peggio, / che tu mi meni là dov'or dicesti [Dante] | acciocché il mondo la conosca ed ami [Petrarca] | davano poi, di questi ricoverati, la nota ai parrochi, acciocché li visitassero Manzoni | aveva camminato tutta la notte, acciocché i puledri arrivassero freschi alla fiera [Verga]

2 raro introdurre una proposizione causale con il verbo all'indicativo: poiché, perché lodò lo 'mperadore, e disse ch'era molto savio in parola, ma non in fatto, acciò che non avea domandato della virtù di così care pietre [Masuccio]


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accinto (part. pass.)
accintolare (v. trans.)
acciò 1 (cong.)
accio 2 (agg.)
–accio 2 (suff.)
acciocché, acciò che (cong.)
acciocchire (v. intr.)
acciocchire (v. trans.)
acciocchirsi (v. pron. intr.)
acciocchito (part. pass.)
acciocco (agg.)
–accione (suff.)
acciottolare (v. trans.)
acciottolato (s. masch.)
acciottolatore (s. masch.)
acciottolatura (s. femm.)
acciottolio (s. masch.)
accipiens (s. masch.)


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