anziché, ànzi ché 
an|zi|ché, àn|zi ché
pronuncia: /antsiˈke/
congiunzione

1 con valore avversativo e il verbo all'infinito: invece di, piuttosto che è meglio andare di persona, anziché scrivere | anziché cucinare, perché non andiamo al ristorante? | anziché andare a piedi, decise di chiedere un passaggio | preferiva agire, anziché parlare | preferisce studiare anziché giocare | anziché il dolce, prendo la frutta | studia anziché giocare! | ha preferito rimanere in casa, anziché venire con noi | le regalerò un libro anziché un maglione | anziché stare lì a guardare, dacci una mano

2 arcaico con valore temporale e il verbo al congiuntivo, per lo più nella forma divisa: prima di, avanti di se ne andarono anzi che arrivassero gli altri invitati | e non so s'io mi speri / vederla anzi ch'io mora [Petrarca] | e ciò fu anni 430 anzi che si cominciasse Roma [M. Villani]


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Locuzioni, modi di dire, esempi


anzi che no = rafforza un concetto appena enunciato escludendone l'opposto: alquanto, abbastanza questo romanzo è deboluccio anzi che no



Proverbi


se il separarsi è doloroso, separiamoci oggi anziché domani



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anziano 2 (agg. e s. masc.)
anzianotto (agg. e s. masc.)
anziate (agg.)
anziate (s. masch. e femm.)
anziatino (agg. e s. masc.)
anziché, anzi che (cong.)
anzichennò (cong.)
anzichenò (cong.)
anzidetto (agg.)
anziese (agg. e s. masch. e femm.)
Anzio (nome pr. femm.)
anzipetto (s. masch.)
anzitempo (avv.)
anzitutto (avv.)
anzolese (agg.)
anzolese (s. masch. e femm.)
anzonica (s. femm.)
ANZUS (sigla)
Ao (agg. e s. masc.)
AO (sigla)


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