avvegnaché 
av|ve|gna|ché
pronuncia: /av,vɛɲɲaˈke/
congiunzione

* nell'uso antico si trova anche la sola forma verbale avvegna, senza il che

1 letterario per introdurre una proposizione concessiva con il verbo al congiuntivo: benché, quantunque, sebbene avvegna che la subitana fuga / dispergesse color per la campagna / rivolti al monte ove ragion ne fruga, / i' mi ristrinsi a la fida compagna [Dante] | dette mi fuor di mia vita futura / parole gravi, avvegna ch'io mi senta / ben tetragono ai colpi di ventura [Dante] | tant'è la sua vertù che spande e porge, / avegna non la scorge / se non chi lei onora desïando [Cino da Pistoia]

2 letterario per introdurre una proposizione causale con il verbo all'indicativo: poiché, per il fatto che, per il motivo che avvegna che per molte condizioni di grandezze le cose si possono magnificare [Dante] | i lavoratori eran tutti partiti da' campi per lo caldo, avvegna che quel dì niuno ivi appresso era andato a lavorare [Boccaccio] | non li potea venire a soccorrere, … avvegna che troppo era di lungi a quel paese [M. Villani]


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avvedersi (v. pron. intr.)
avvedimento (s. masch.)
avvedutezza (s. femm.)
avveduto (part. pass.)
avvegnaché (cong.)
avvelare 1 (v. trans.)
avvelarsi 1 (v. trans.)
avvelare 2 (v. trans.)
avvelato (part. pass.)
avvelenamento (s. masch.)
avvelenare (v. trans.)
avvelenarsi (v. pron. intr.)
avvelenarsi (v. pron. trans.)
avvelenato (part. pass.)
avvelenatore (agg. e s. masc.)
avvelenatura (s. femm.)
avvelenire (v. trans.)
avvenamento (s. masch.)


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