villàno 
vil|là|no
pronuncia: /vilˈlano/
aggettivo e sostantivo maschile

1 spregiativo persona rozza

2 letterario uomo di campagna

  SINGOLARE PLURALE
MASCHILE villano villani
FEMMINILE villana villane
SINGOLARE
MASCHILE villano
FEMMINILE villana

PLURALE
MASCHILE villani
FEMMINILE villane

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Locuzioni, modi di dire, esempi


villano, pidocchio, ciuco riunto = regionale familiare nell'uso toscano: nuovo ricco, persona rozza diventata ricca e presuntuosa || un villano, un asino calzato e vestito = persona rozza, grossolana e ignorante malgrado l'apparenza civile



Proverbi


chi prega un villano, s'affatica invano || chi vuol veder discortesia, metta il villano in signoria || con i villani, la gentilezza poco vale || creditor di scuse non si appaga; piange il villan ma al fin pur sempre paga || d'aprile, va il villano e il gentile || di marzo, ogni villan va scalzo || di notte, la villana è bella quanto la dama || Dio ti guardi da villano rifatto e da cittadino disfatto || è meglio esser cortese morto, che villan vivo || è meglio la pace dei villani, che la guerra dei cittadini || fate del bene al villano, dirà che gli fate del male || gennaio secco, lo villan ricco || gioco di mano, gioco di villano || guardati dal villano, quando ha la camicia bianca || i consigli e il villano, pigliali alla mano || il creditor di scuse non si appaga; piange il villan ma al fin pur sempre paga || il villano nelle piume vi sta a disagio || il villano nobilitato non conosce suo parentato || il villano sempre si conosce || il villano viene sempre col disegno fatto || il villano, l'uomo grossolano parla e tratta da par suo || la buona derrata cava l'occhio al villano || la roba del villano dura trent'anni e un mese e poi la torna al suo paese || l'acqua di maggio inganna il villano, par che non piova e si bagna il gabbano || l'orgoglio è anche villano || marzo asciutto, e april bagnato, beato il villan c'ha seminato || meglio essere un cortese morto che un villano vivo || melensa è quella mano che non mangia a spese del villano || né cani né villani chiudono la porta con le mani || ne sanno più due villani che un dottore || non c'è superbia uguale a quella del villano che in alto sale || non è villano chi in villa stia, ma chi usa scortesia (o villania) || non fu mai villano senza malizia || ogni cuffia per la notte è buona, e al buio la villana è bella quanto la dama || ogni villano nella piuma sta a disagio || quando il fico serba il fico, tu, villan serba il panico || quando il villano è a cavallo, non vorrebbe mai che facesse sera || quando il villano è alla città, gli par d'essere il potestà || quando il villano è sul fico, non conosce né parente né amico || quando il villano tratta ben, la pioggia secca il fien || quando monte Morello ha il cappello, villan, prendi il mantello || scherzo di mano scherzo da villano || se regali una camicia a un villano, troverà che è grossolana || terren grasso villano a spasso || tristo è quel villano che dà il mangiare ai cani || villano affamato è mezzo arrabbiato || villano nelle piume vi sta a disagio || villano nobilitato non conosce suo parentato || villano viene sempre col disegno fatto || villano, l'uomo grossolano parla e tratta da par suo || zotici e villani discuton con le mani



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villanello (s. masch.)
villanesca (s. femm.)
villanesco (agg.)
villania (s. femm.)
villano (agg. e s. masc.)
villanovafranchese (s. masch. e femm.)
villanovese (s. masch. e femm.)
villanoviano (s. masch.)
villanterese (s. masch. e femm.)
villanzone (s. masch.)
villanzuolo (s. masch.)
villaottonese (s. masch. e femm.)
villapianese (s. masch. e femm.)


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