ché 1 
pronuncia: /ˈke/
pronome relativo

1 il quale, la quale, i quali, le quali, può essere riferito a persona o cosa appena nominata, detta antecedente; e svolge la funzione di soggetto o di complemento oggetto della frase relativa che apre; si può elidere davanti a parola che comincia con vocale la pioggia che cade | lo trovai in camera sua che piangeva | cerco una persona che sappia il cinese | è con lui che devi parlare | l'uomo che ama | un sogno che mi ha turbato | Carlo è di là che riposa | il libro che ho letto | papà è di là che legge | è quello che ha detto | il libro che è sul tavolo è mio | è Piero che ha telefonato | cerco qualcuno che mi aiuti | ridammi il libro che ti ho prestato | la ragazza che lavora qui sotto | i ragazzi che ho appena veduto | non dire cose che non sai | è la tua condotta che mi irrita | osservo le persone che passano | Gianni è in ufficio che lavora | è lo stesso abito che avevo l'anno scorso | le notizie che mi racconti | non divulgare la notizia che ti ho dato

2 in cui, di cui, cui, a cui, con cui, con funzione di complemento indiretto e con valore locativo o temporale, in usi più liberi variamente accettati nella norma attuale, con o senza la preposizione che l'accompagna; si può elidere davanti a parola che comincia con vocale la città da cui provengo | è una persona che le debbo riconoscenza | l'estate che partii | la notte che morì | la sera che ci incontrammo | le stoffe con che si foderano le poltrone | le persone a cui pensavo | l'amico di cui ti ho parlato | il giorno che l'incontrai | il bricco che ci si bolle il latte | non passa giorno che non lo veda | conosco le condizioni in che si trova | l'anno che ci siamo incontrati | il giorno che feci ritorno | l'amico che gli ho scritto non mi ha risposto | ci sono alcuni fiori che non posso sentirne il profumo | il libro di cui ti parlo | il fine a cui tendi | paese che vai, usanza che trovi | l'anno che scoppiò la guerra | questa è l'amica che ti dicevo | la carta con che si fanno i giornali | dal primo istante che l'ho vista non l'ho più dimenticata | era il giorno ch'al sol si scoloraro / per la pietà del suo fattore i rai [Petrarca] | son un di quei che 'l pianger giova [Petrarca] | i rai di che son pie le stelle [Foscolo] | questo è il diavolo di che io t'ho parlato [Boccaccio] | quel gran seggio a che tu li occhi tieni [Dante] | de le foglie / che la materia e tu mi farai degno [Dante] | vedrai li antichi spiriti dolenti, / ch'a la seconda morte ciascun grida [Dante] | benedette / l'antiche età, che a morte / per la patria correan le genti a squadre Leopardi | non si fanno carico de' travagli in che mettono un povero galantuomo Manzoni | tutti coloro che gli pizzicavan le mani di fare qualche bella impresa, correvan là… Manzoni

3 la qual cosa, la cosa che, ciò che, alla qual cosa, della qual cosa, con valore neutro, preceduto da articolo o preposizione, spesso riferito a tutta la proposizione precedente; si può elidere davanti a parola che comincia con vocale non è venuto all'appuntamento, il che mi fa arrabbiare | bisogna agire con decisione: senza di che tutto sarebbe inutile | non risponde nessuno, il che mi preoccupa | ti ho detto tutto, col che ritengo chiuso il discorso | rispondo alla vostra lettera con molto ritardo, del che ti chiedo scusa | non ho accettato l'invito, del che ora mi pento | non c'è che dire, senza dubbio | ho provato a farlo ragionare, il che è stato inutile | raccontò una barzelletta, al che tutti risero | debbo ancora rifinire il lavoro, dopo di che avrò finito | ho perso un buon affare, di che ora mi pento | non si è più fatto vedere, dal che ho dedotto che non era interessato | vieni di persona, che è la cosa migliore | si è presentato all'esame mal preparato, il che è stato un errore | disse di non saperne nulla, al che mi misi a ridere | grazie per il regalo! non c'è di che! | tenterò di insistere, che è del tutto inutile | è venuto a trovarmi, dal che deduco che abbia bisogno | per lavoro viaggio molto, al che non so abituarmi | hai vinto il concorso, del che sono contento | prenota il posto, dopo di che sarai tranquillo | dopo di che me ne andrò | rimango ancora cinque minuti, dopo di che me ne vado | ti sei messo a studiare, il che era ora | da quel gentiluomo che è, non ha chiesto nulla | io veggio ben come le vostre penne / di retro al dittator sen vanno strette, / che de le nostre certo non avvenne [Dante] | noi abbiamo bellissime e varie coniugazioni distinte, al paro de' Latini, nella pronunzia, il che certo non si distingue ne' Francesi [Foscolo]

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pronome interrogativo

quale cosa, usato in proposizioni interrogative dirette e indirette, con valore neutro, spesso seguito da cosa; spesso solo con valore rafforzativo della domanda che fai? | che ne dici? | che stai dicendo? | che crede che io non sappia stare al mondo? | che? vuoi già uscire? | che cosa hai fatto? | che cosa vuoi? | e che? hai paura? | che è successo? | di che si preoccupa? | che (cosa) è stato? | ma che? pensi di non pagare? | che ne sarà di loro? | a che serve recriminare? | che, avresti paura? | a che pensi? | che? hai voglia di scherzare? | che mi hai detto? | che sai di noi? | che è questo rumore? | crede proprio che non possa farne a meno? | di che ti preoccupi? | e che? vorresti andartene? | che fare? | di che ti lamenti? | e che, devo pensarci io? | che ti succede? | che mi venite a rompere il capo con queste fandonie? Manzoni



pronome esclamativo

quale cosa! con valore di interiezione, per esprimere, meraviglia, stupore, riprovazione che sento! | che mi tocca vedere! | che dici! | che vedo! | non capisco di che ti lamenti! | che mi tocca sentir dire! | che mi doveva capitare! | che mi dici! | non so che fare! | ma che hai combinato! | ma che dite! | che! non pensarci neppure | cosa credi di fare!



pronome indefinito

indica qualcosa di impreciso, di indeterminato, specialmente seguito da aggettivo c'era nel suo sguardo un che di affascinante | un certo non so che | nel suo atteggiamento c'è un che di beffardo | c'è un non so che di strano in questo | c'è un che in lui che non mi garba | vi è nel suo aspetto un certo che di losco



aggettivo interrogativo

in frasi interrogative dirette e indirette, quale, quali che volo prendi? | che uomo è? | che camicia devo mettere? | che libro leggi? | che combini? | che camicia devo mettere? | che ora è? | che vai cercando? | che scuola frequenti? | che tipo è? | che vuole quel tipo? | che lavoro fai? | che giorno è oggi | che progetti hai? | a che ora ci vediamo? | che idea ti sei fatto? | a che ora ti trovo? | e che gent'è, che par nel duol sì vinta? [Dante]



aggettivo esclamativo

seguito da sostantivo o aggettivo, equivale a quale, quali, come che ragazzo simpatico! | guarda in che bel pasticcio mi trovo! | che mal di testa che ho! | che sento! | che gentili! | in che stato ti sei ridotto! | che bellezza! | che tardi! | che birbone! | che stupido, Luigi! | che ci doveva capitare! | che bellezza! | che uomo buono! | che disordine qua dentro! | che simpatico! | che strane idee! | che splendido panorama! | che matto! | ma che! | che bello! | che cielo limpido! | che notte stellata! | che idee! | che magnifico sole! | che bella giornata! | che meraviglia queste tende! | ma guarda che tipo! | che noia! | che bella idea! | che bei bambini! | che diavolo di ragazza! | che barba! | che gran disgrazia! | che stupido! | che gente! | o che lieve è inganar chi s'assecura! [Petrarca]; più raramente segue il sostantivo o l'aggettivo stupido che non sei altro! | distratto che sei! | pazzo che sei! | belli che sono questi fiori! | sciocchino che sei!



congiunzione

1 è la congiunzione subordinante di più largo impiego; in alcuni casi non si distingue dal pronome relativo che; introduce frasi dipendenti esplicite, forma espressioni comparative e correlative, entra in locuzioni congiunzionali e in congiunzioni composte; nello scritto può subire o no l'elisione davanti a vocale, ma nella pronunzia l'elisione si fa frequentemente, specialmente davanti a una e

2 introduce proposizioni completive oggettive, soggettive e dichiarative, con il verbo all'indicativo, al congiuntivo o al condizionale ho sentito dire che ti sei sposato | spero che tu venga | ripeto che la colpa non è mia | mi sembra giusto che tu faccia così | credo che Gianni mi darebbe ragione | immagino che tu conosca già i fatti | so che accetterai | ti garantisco che non è vero | dico solo questo: che hai fatto proprio bene | una cosa è certa: che ritornerà | dico che hai ragione è inutile che io venga fin qui | sapevo che ce l'avresti fatta | il fatto è che non posso pagare | credo che l'influenza fosse solo una scusa | gli disse che parlava troppo | dubito che Luigi arrivi in tempo | bisogna che vada | penso che dovrebbe parlare con te | credo che tu abbia capito | è inutile che tu chiami l'ufficio | è che il tempo non basta mai | è possibile che io ritardi | mi sembra che tu corra troppo | si dice che sia partito | sembra che stia piovendo | bisognava che tu lo ascoltassi | spero che tornerai | sarebbe ora che ti decidessi; quando il verbo è al congiuntivo il che può essere omesso temo non venga | suppongo sia partito | preferivo venisse lui stesso | temo sia malato | sembra sia malato | speriamo non sia in ritardo

3 introduce proposizioni causali con il verbo all'indicativo o al congiuntivo togliti il golf che fa caldo | sono contento che abbiamo vinto | copriti, che fa freddo | mangia, che si raffredda | spicciati, che fai tardi | sono felice che tu sia venuto | sono contento che avete fatto la pace | mi rallegro che tu sia stato promosso | ti ringrazio che sei venuto

4 introduce proposizioni consecutive con il verbo all'indicativo o al congiuntivo, spesso in correlazione con tanto, così, tale, talmente e simili canta che pare un usignolo | era tanto spaventato che non capiva più nulla | non c'è medicina che possa guarirlo | era tanto commosso che appena balbettava | è stato così silenzioso che non l'ho sentito | cos'è successo che non ti si vede più da queste parti? | voglia il cielo che smetta di piovere | è bianco che pare un cencio | gli ho parlato chiaramente in modo che capisca | ero così stanco che mi accasciai sul divano | c'era un'afa, che non si respirava | ero tanto turbato che non capivo nulla | era tanto preso dalle sue cose che non mi ha notato | che ha che piange? | è così fuori di sé che temo possa fare una pazzia | parla forte che ti senta | cammina che pare un ubriaco | continuò a bere al punto che si ubriacò | avevo così paura che non riuscivo a dire una parola | ho fatto in modo che non si accorgesse di nulla | è un tale mascalzone che non ci si può fare affidamento | copriti che tu non ti prenda un malanno

5 introduce una proposizione finale con il verbo al congiuntivo insisteva che andassi da lui | guarda che non faccia errori | stavamo attenti che non si facesse male | bada che il bambino sia ben coperto | nutrilo, che ingrassi un po' | fatelo entrare che si riscaldi | fa' che tutto proceda bene | procura che tutto sia in ordine | abbi cura che tutto sia pronto | fatelo sedere che si riposi

6 introduce proposizioni temporali con il verbo all'indicativo, con il valore di quando, da quando, spesso associato a una volta, ogni volta o ad avverbi temporali oggi, domani, ieri, ora, dopo, prima vado a lavorare che ancora non è chiaro | ogni volta che l'incontro mi saluta educatamente | oggi che tutti vogliono la macchina | arrivò che era estate | devi farlo, prima che sia troppo tardi | una volta che sarai arrivato, telefona | sono tornato che non erano ancora le sei | è un'ora che ti aspetto | dal giorno che l'ho visto la prima volta non l'ho più lasciato | aspettiamo che smetta di piovere | ero appena uscito, che lo incontrai | saranno due anni che lo vedo | ogni volta che vieni, porti il sole | saranno due mesi che non lo vedo | arrivai che era troppo presto | sono mesi che non mi scrive | prima che tu venga io avrò finito il tuo lavoro | lo incontrai che erano le tre | saranno anni che non lo vedo | ero appena rientrata in casa, che iniziò a piovere | dopo che hai colato la pasta servi in tavola | una volta che sei arrivato, riposati; è di uso letterario la costruzione con il che posposto a un participio passato e prima dell'ausiliare visto che l'ebbe, lo salutò | finita che ebbe la cena, uscì | finito che ebbe di mangiare, si accese un bel sigaro | passata che fu la tempesta | saputo che l'ebbe | giunto che fu, si sedette ad aspettare | mangiato che ho, ritorno nell'osteria Machiavelli | finito che ebbe di leggere, stette lì alquanto a pensare Manzoni

7 introduce proposizioni condizionali con il verbo al congiuntivo nelle locuzioni ammesso che, posto che, a patto che, nel caso che, nell'eventualità che, a condizione che e simili posto che accetti, lo assumerò | potrai uscire a condizione che tu finisca i compiti | nel caso che piova mangeremo al coperto | andrai al concerto a patto che pulisca la tua camera | ti invito a stare qualche giorno da me, ammesso che tu lo desideri | glielo darò a patto che se lo meriti

8 introduce proposizioni eccettuative, con il verbo all'infinito, dopo una frase reggente negativa in correlazione con altro, altri, altrimenti, per lo più sottintesi non c'è (altri) che lui | non c'è (altro) che lui per lavori di questo genere | non ho potuto (altro) che obbedire! | non desidera vedere (altri) che suo figlio | non sa fare (altro) che piangere | pare che non ci (altro) sia che lui | non resta (altro) che rassegnarsi | non desidero (altro) che accontentarti | non fa (altro) che dire sciocchezze | altro che! | non c'è (altri) che lui | non sa agire (altrimenti) che così | non riesce a comportarsi (altrimenti) che così | non pensa (altro) che a sé | non ci mancava (altro) che questa | non fa (altro) che parlare | per risolvere problemi di questo genere non c'è (altro) che lui | nient'altro che questo

9 introduce proposizioni subordinate eccettuative con il verbo al congiuntivo con le locuzioni congiuntive eccetto che, tranne che, salvo che, a meno che, o con il verbo all'infinito con la locuzione congiuntiva se non che lo chiederei a chiunque tranne che a lui | non farei nulla senza che tu mi dia il permesso | farei di tutto con lui, tranne che contraddirlo | verrei stasera a meno che tu abbia altri programmi | arriverò giovedì, a meno che sia trattenuto dal lavoro | arriverò in tempo, salvo che (non) ci siano scioperi | verrò a trovarti, a meno che tu non sia già andato via | sembrava morto se non che ogni tanto russava | sarebbe anche bravo, se non che ha la testa nelle nuvole | non dirò nulla che tu non approvi

10 introduce proposizioni limitative con il verbo al congiuntivo, con il valore di per quanto che io sappia, non è passato di qui | che io sappia non è successo niente | non ha telefonato nessuno, che io sappia | non c'è più nessuno, ch'io sappia | che io sappia, è partito | che si sappia, tutto dovrebbe filare liscio | non è venuto, ch'io sappia | non ti rivedrò, ch'io creda, / un'altra volta Leopardi

11 introduce proposizioni imperative, ottative o concessive con il verbo al congiuntivo; anche con l'ellissi di uno dei verbo reggente e anche con l'omissione del che stesso che non si faccia più vedere! | che sia benedetto! | che finisca in fretta! | (che) Dio ti benedica! | che il cielo ce la mandi buona! | che entrino! | (che) nessuno entri! | che finisca presto questa storia! | che gli venga un accidente! | che passi! | (che) provi pure se vuole! | (che) parta pure!

12 nelle comparazioni il che equivale al di, ma è obbligatorio per introdurre il secondo termine di paragone tra due aggettivi, due participi, due infiniti, due sostantivi senza articolo, due pronomi preceduti da preposizione e per introdurre proposizioni comparative esplicite con il verbo al congiuntivo, al condizionale, o all'indicativo o implicite con il verbo all'infinito mi sembri più stanco che preoccupato | è più astuto che intelligente | Torino è meno antica che Atene | sono più riposato oggi che ieri | è andata meglio che non credessi | abito meno volentieri in città che in campagna | studia più che mai | hai più fortuna che giudizio | tutto è finito più presto che non sperassi | tu sei più intelligente che studioso | hai avuto più fortuna che merito | corre più veloce che il vento | l'esame è andato meglio che non sperassi | è più difficile fare che dire | è finita meglio che non aspettassi | vado più volentieri in montagna che al mare | tiene più alla sostanza che alla forma | è più lodato che amato | è più gentile con te che con me | la sera preferisco leggere piuttosto che uscire | cammina più adagio che una lumaca | dicevo più per scherzare che per offendere | faccio più velocemente che posso | starai meglio con lui che con noi | è più alta che bella | far male un lavoro è lo stesso che non farlo | è un'occasione più unica che rara | è più furbo che intelligente | starai meglio là che qua | preferisce leggere che uscire | preferisco telefonare che scrivere; in correlazione con tanto, introduce il secondo termine del comparativo di uguaglianza la cosa interessa tanto me che voi | la cosa riguarda tanto me che voi | vale tanto questo che quello | sono buoni tanto l'uno che l'altro | mi piace tanto la pizza che la farinata

13 ha funzione coordinativa nelle espressioni correlative sia che… sia che…, o che… o che…; anche impropriamente in luogo dell'espressione correlativa sia… sia… sia che tu voglia sia che tu non voglia | sia che tu lo voglia, sia che tu non lo voglia | sia che ti piaccia sia che non ti piaccia | che piova o che ci sia il sole | sia l'uno che l'altro | che tu voglia o che tu non voglia | o che piova o che non piova | sia grandi che piccini | che lui venga o non venga non importa | che piova o che nevichi | sia che tu parta, sia che tu resti | o che solenne come un monumento / tu guardi i campi liberi e fecondi, / o che al giogo inchinandoti… [Carducci]

14 con valori diversi, entra nella formazione di numerose congiunzioni composte, di cui si danno qui solo alcuni esempi e si rimanda al relativo lemma affinché | benché | cosicché | perché | poiché | allorché | anziché | purché | ancorché | finché | acché | giacché | sicché

15 con valori diversi, forma numerose locuzioni congiunzionali per la cui comprensione si rimanda alla sezione delle locuzioni più sotto sempre che | in quanto che | nonostante che | in modo che | prima che | dopo che | a meno che | via via che | quasi che | tanto più che | dato che | visto che | considerato che | posto che | essendo che | quando che | mentre che | dove che | siccome che | a patto che | con questo che | a tal punto che | appena che | atteso che | secondo che | tranne che | ogni volta che | ammesso che | nel caso che | malgrado che | senza che | tranne che | salvo che | al punto che | a tal punto che | a tal segno che

16 introduce proposizioni dubitative o esclamative, o interrogazioni retoriche con il verbo al congiuntivo che sia lui? | che la carne costi così cara! | che si debbano ancora sentire certe cose! | che siano già partiti tutti? | forse che potevano saperlo? | cha abbiano già chiuso?

17 in espressioni con valore quasi superlativo sono più felice che mai | è più che evidente | è più gentile che mai | sono più che sicuro | sono più che certo | sono più certo che mai | è più bella che mai | è più che naturale | è più che facile | è più sicuro che mai

18 in espressioni concessive per rovinato che sia, questo maglione si può ancora usare | per brutto che sia, questo va ancora bene

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sostantivo maschile

nella locuzione il che e il come e in alcune sue varianti; a volte si usa in espressioni di indeterminatezza, spesso seguito da un'espressione specificante c'è un che di strano nell'aria

  SINGOLARE PLURALE
MASCHILE che che
FEMMINILE
SINGOLARE
MASCHILE che
FEMMINILE

PLURALE
MASCHILE che
FEMMINILE


interiezione

si tratta del pronome interrogativo-esclamativo che, usato come esclamazione di meraviglia, disappunto, ironia, biasimo, riprovazione, Per lo più sottolinea o condensa una energica negazione, anche ripetuto per maggior efficacia che! neanche per sogno! | che! non è possibile! | che, che! ti pare? | che! non ne voglio più sapere


ché 2 
pronuncia: /ˈke/
congiunzione

raro forma accorciata per aferesi di perché (interrogativo o causale), con tono particolarmente vibrato; con il verbo all'indicativo introduce proposizioni interrogative ché non parli? | ché non rispondi? | ché non mangi? | padre mio, ché non m'aiuti? [Dante] o causali ascoltami, che non ripeto | vestiti bene ché fa freddo | avvicinati ché voglio sentire bene | dammi quel libro ché voglio leggerlo | fammi, ché puoi, della tua grazia degno [Petrarca] e con il verbo al congiuntivo introduce proposizioni finali stai attento, ché non abbia a farti male | te lo dico, ché non si debba ripetere


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Locuzioni, modi di dire, esempi


alcun che = vedi alcunché || aver da fare avere altro che fare = essere occupato, impegnato; avere molte cose da fare oggi non vengo: ho da fare | voler fare altro, rifiutando d'occuparsi di qualcosa ho altro che fare che ascoltare queste insulsaggini || ammesso che purché a patto che sempre che = si usa per introdurre una proposizione condizionale con il verbo al congiuntivo || ammesso che = anche se, quand'anche | con il verbo al congiuntivo: introduce una frase concessiva-ipotetica in cui è messa in risalto una circostanza contrastante espressa dalla reggente ammesso che paghino, i soldi non ci basteranno || ancoraché ancora che = vedi ancorché || anzi che no = scherzoso piuttosto, alquanto; di solito si pospone al concetto che si vuole rafforzare è monotono anzi che no | soleva raccontar la sua storia... lunghettamente anzi che no Manzoni || aver (a) che fare (o da fare) con qualcuno con qualcosa = avere rapporti con qualcuno o qualcosa; avere questioni da sbrigare con qualcuno || bel che = raro cosa bella, qualcosa di bello, per lo più in frasi esclamative e di tono ironico hai fatto un bel che! || a che? = letterario a quale scopo?, perché? a che pur versi | de gli occhi tristi un doloroso fiume? [Petrarca] || aver di che = aver mezzo o motivo || avere un che di qualcuno = assomigliare vagamente a qualcuno || che che = vedi checché || che che sia = vedi checchessia || che è che non è = senza motivo apparente, improvvisamente, tutt'a un tratto, da un momento all'altro; si usa in una narrazione, per introdurre un evento imprevisto stavamo chiacchierando tranquillamente e, che è che non è, si è originata una rissa | ero tranquillo al bar che leggevo il giornale quando, che è che non è, ho visto entrare tua sorella || non aver di che = non avere mezzi o modo di non ho di che vivere | non ho di che pagare l'affitto | non ho di che vestirmi | non ho di che nutrirmi || non c'è di che = formula di cortesia come risposta a un grazie || a che = lo stesso che acché || con ciò sia cosa che = vedi conciossiacosaché || com'è che? = perché?, come mai? || gran cosa o gran che = cosa o opera meravigliosa, pregevole, spesso in frasi negative dove si tende ad attenuare un giudizio negativo quel film non è gran che | questo arrosto non è gran che || sarà quel che sarà sarà quel che Dio vuole = si dice per esprimere fatalismo rassegnato o fiducia nel destino || e dire che = si dice introducendo una frase, per manifestare meraviglia, rammarico, dispiacere, rimpianto per qualcosa che è accaduto malgrado le premesse favorevoli da lui non me lo sarei aspettato, e dire che sembrava una persona onesta | e dire che l'ho cresciuto io! | e dire che lo avevo custodito con tanta cura | e dire che lo avevo avvertito! || non c'è che dire = non c'è nulla da obiettare, spesso detto con una sfumatura ironica tutto è stato fatto egregiamente, non c'è che dire || dal fare al dire c'è che ire = || pare che sarà = tutto fa prevedere che sarà || sia quel che sia = succeda ciò che deve succedere || sia ... sia ...; sia che ... sia che ... = modi correlativi per esporre più eventualità tutte di pari validità || non c'è che fare non c'è niente da fare = è tutto inutile ormai; non si può più fare nulla per modificare una situazione o l'evolversi delle cose || quel che è fatto è fatto = si dice per indicare che ciò che è avvenuto non può più essere modificato o che non esistono speranze o possibilità di intervenire a modificare gli eventi || fare tanto che = sforzarsi, adoperarsi per ottenere qualcosa fino a che non si è riusciti tanto ha fatto che si è comprato la casa || gran che = cosa (o persona) di una qualche importanza, specialmente in frasi di valore negativo si crede di essere un gran che | non ho combinato gran che | questa macchina non è un gran che | si crede tanto in gamba, ma non è un gran che | questa stoffa non è un gran che || che so (io) = formula incidentale, attenuativa: e altro, e altre cose dello stesso genere aveva ogni ben di dio e che so io || essere più di là che di qua = essere più morto che vivo, essere sul punto di morire per due o tre giorni padron 'Ntoni fu più di là che di qua [Verga] || ma che = vedi macché || men(o) che + aggettivo = ancora meno che, attribuisce all'azione descritta il valore contrario men che educato = maleducato | men che intelligente = stupido | un tema men che mediocre | una paga men che dignitosa | è stato men che educato con me | la tua presenza è men che utile | avendo ella ad esse men saviamente più volte gli orecchi porti [Boccaccio] || meno che = eccetto che, fuorché hanno premiato tutti meno che me | sono venuti tutti meno che lui || un minimo che = la più piccola cosa, un nonnulla si agita per un minimo che || in modo che = di guisa che || se non che salvo che = con valore eccettuativo e avrei gridato, se non ch'egli mi chiese mercé [Boccaccio] || ogniqualvolta che = tutte le volte, ogni volta presso gli venia, quanto potea con mano ... la lontanava [Boccaccio] || ove che = letterario ovunque tal la mi trovo al petto, ove ch'i' sia [Petrarca] || non sapere che pesci pigliare = figurato non sapere quale risoluzione prendere || che più = raro cos'altro; si usa con valore conclusivo || a che pro? a qual pro? = a quale scopo?, con quale vantaggio? a che pro lavorare tanto? || sempre che = ammesso che, se si verifica una certa condizione || sì che = vedi sicché || supposto che = se si suppone che supposto che lui venga, che gli diciamo? || tale che = vedi talché || talmente che = con valore correlativo, in un certo modo , di guisa, in quantità tale || tanto che = introduce una proposizione temporale: finché, fino al momento in cui lavorerò tanto che sarà necessario | lo curerò tanto che ne avrò bisogno | introduce una proposizione consecutiva: cosicché, di modo che ha insistito tanto che ho ceduto | il malato peggiorò, tanto che lo trasferirono in terapia intensiva || tuttavia che = arcaico ogni volta che || tuttavolta che = arcaico ogni volta che tuttavolta che il gigante era stanco, egli poneva lo corpo suo sopra la terra disteso [Dante] || di modo che o dimodoché in modo che in modo da = introduce una frase finale: così che, cosicché, sicché vi lascio soli, in modo che possiate studiare | gli raccontai tutto, in modo da farlo riflettere | fate piano, in modo che non si ne accorga | sbrigatevi, di modo di non fare ritardo | farò in modo da accontentarti | fare in modo che nessuno si svegli || non so che = ogni cosa farei non so che per averlo qui || nel tempo che = mentre, quando || coi tempi che corrono = considerando le difficoltà che caratterizzano la vita odierna, il momento attuale || ammesso che = concesso che, ipotizzato che ammesso che tu abbia studiato, non sei sicuro di passare || che occhio! = si dice a chi mostra d'aver buona mira o abilità nelle manovre o nell'uso di strumenti di precisione || parte che = arcaico mentre parte che lo scolare questo diceva, la misera donna piagneva [Boccaccio] || sintanto che = raro lo stesso che sintantoché || stante che = raro dal momento che, poiché || tranne che = a meno che, salvo che; introduce una proposizione eccettuativa con il verbo al congiuntivo || sia che … sia che = correlazione disgiuntiva tra frasi dipendenti condizionali, con il verbo al congiuntivo lo farà comunque, sia che vi piaccia, sia che non vi piaccia || soltanto che = raro con valore avversativo e il verbo al congiuntivo: tuttavia, ma, però lo faccio, soltanto che non sono contento | con valore condizionale e il verbo al congiuntivo: purché potresti vincere soltanto che tu lo voglia | potresti farcela soltanto che tu fossi disposto a dei sacrifici | soltanto che tu volessi, potresti essere il migliore | le dirò tutto, soltanto che tu mi autorizzi || tosto che = letterario non appena che, subito tosto che dal piacere in atto è desto [Dante] § le di' ch'io sarò lì tosto ch'io possa [Petrarca] § tosto che del mio stato fussi accorta, / a me si volse [Petrarca] || secondo che = può introdurre proposizioni modali, con il verbo all'indicativo: così come, nel modo che parla secondo che gli viene in mente | giudica e manda secondo ch'avvinghia [Dante] | consentendo di tremare dal freddo o affogare dal caldo secondo che io voglio Leopardi | può introdurre proposizioni ipotetiche, specialmente alternative, con il verbo al congiuntivo: se, nel caso, nell'ipotesi che può essere promosso, secondo che si impegni o no | possiamo decidere di pranzare in terrazza, secondo che il tempo si mantenga buono o no | il colore della stoffa cambia secondo che la si guardi alla luce naturale o a quella artificiale || se non che = vedi —> sennonché || a ciò che = raro affinché, perché; vedi —> acciocché || dopo che = dopo la qual cosa, e poi, da quando, dacché; introduce una proposizione temporale con il verbo all'indicativo dopoché hai telefonato mi sono tranquillizzato | dopoché si erano visti non accadde più nulla di importante | ne riparleremo dopo che avrò letto i documenti | dopoché ci siamo lasciati, non ha più scritto | l'ho saputo dopoché eri partito | raro quando, una volta che, solo a patto che; introduce una proposizione temporale-condizionale con il verbo al congiuntivo mi darai una risposta dopoché tu abbia riflettuto | stabilirono di vedersi solo dopo che il lavoro fosse finito | andrò da lei solo dopoché mi abbia chiesto scusa | uscirai solo dopo che tu abbia fatto i compiti | verrai a trovarmi dopoché tu sia guarito || dopo di che = dopo la qual cosa, dopo il quale fatto, infine, e poi; conferisce valore temporale con sfumatura avversativa a una frase o sequenza di discorso rispetto a quanto detto in precedenza; è sempre anteposta alla frase a cui appartiene dopo di che me ne andai | mi ha telefonato un mese fa, dopodiché non s'è più fatto vivo | abbiamo fatto il possibile, dopo di che abbiamo dovuto rinunciare | ne ha combinate di tutti i colori; dopodiché non l'ho più voluto qui | gli ho dato il meglio di me stesso; dopo di che mi mostra solo malanimo | ci ha mandato una cartolina per Natale, dopodiché non s'è fatto più vivo | dopo di che l'Italia si trovò, stupita, quasi incredula, sul Campidoglio [Pascoli] || il che e il come = tutti i particolari, i modi, le ragioni si fece raccontare il che e il come di tutta la vicenda || posto che = con valore concessivo: supposto che, ammesso che, dato che posto ch'io sia d'accordo | posto che faccia bello, andremo in gita | posto che non sono d'accordo, mi ritiro | lo cielo i vostri movimenti inizia / non dico tutti, ma, posto ch'i' 'l dica, / lume v'è dato a bene e a malizia [Dante] || a fin che = grafia separata non più in uso di affinché || imperò ché = vedi —> imperocché || ma che = raro vedi —> macché || anzi che no = abbastanza, piuttosto (usato solo in tono scherzoso) era bella anzi che no | è grassoccio anzichenò | persona strana anzi che no || oltre che = vedi —> oltreché || però che = letterario vedi —> perocché || che, quale piacere! = espressione di cortesia che si pronuncia nel conoscere o nel rivedere qualcuno le presento il signor Rossi — Quale piacere! || a che pro? con quale pro? = a che serve?, con quale vantaggio?, a quale scopo? || se non che = vedi —> senonché || anzi che no = rafforza un concetto appena enunciato escludendone l'opposto: alquanto, abbastanza questo romanzo è deboluccio anzi che no || altro che! = sicuro!, certamente!; vedi —> altroché || anzi che = raro vedi —> anziché || anzi che no = piuttosto che no; piuttosto, alquanto: è testardo anzi che no | un lavoro faticoso anzi che no | mi riusciva pure noiosetto anzi che no [Alfieri] || appena che = raro subito dopo che || ancor(a) che = raro vedi —> ancorché



Proverbi


conservar la gloria, è piú difficile che acquistarla || date da bere al prete, ché il chierico ha sete || del giudizio degli altri non mi curo, ché l'opere mio mi rendono sicuro || l'uom che dei fatti altrui vuole istruirsi, è per lo meno un uomo da fuggirsi || più vale mestiero che sparviero



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chayawita (agg. e s. masch. e femm.)
chayote (s. masch.)
chazary (agg. e s. masch. e femm.)
chazyano (agg.)
Chazyano (s. masch.)
che (pron. rel.)
che (pron. interr.)
che (pron. escl.)
che (pron. indef.)
che (agg. interr.)
che (agg. escl.)
che (cong.)
che (s. masch.)
che (int.)
ché (cong.)
chea (s. femm.)
cheap (agg.)
checa (s. femm.)
checca (s. femm.)


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