sapére 1 
sa|pé|re 1
pronuncia: /saˈpere/
sostantivo maschile

1 complesso delle conoscenze che l’uomo o l’umanità possiede, acquisite con lo studio o l'esperienza nel corso della storia; lo scibile, la sapienza, la cultura l'umano sapere | il sapere medievale | essere amante del sapere | un mostro di sapere | è un mostro di sapere | curioso di tutti i rami del sapere | i vari campi del sapere | i vari rami del sapere | cosa che eccede il sapere umano | un uomo di gran sapere | un’ostentazione del proprio sapere | uomo d'immenso sapere | il sapere antico

2 usato al plurale: indica le varie discipline e forme di conoscenza i nuovi saperi | i saperi perduti | i saperi moderni | i saperi antichi

3 letterario con riferimento a Dio: sapienza infinita colui lo cui saver tutto trascende / fece li cieli [Dante]

4 letterario solo al singolare, nella letteratura medievale cortese: insieme di qualità spirituali e pratiche che distinguono quelli che vivono secondo le leggi d'Amore or che è più bello in donna che savere? [Dante]

  SINGOLARE PLURALE
MASCHILE sapere saperi
FEMMINILE
SINGOLARE
MASCHILE sapere
FEMMINILE

PLURALE
MASCHILE saperi
FEMMINILE
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sapére 2 
sa|pé|re 2
pronuncia: /saˈpere/
verbo transitivo

* so e sa non vanno mai accentati

1 essere, venire a conoscenza, averne notizia, essere informati a proposito di qualcosa vuole sapere i fatti nostri | nessuno sa chi sia e da dove venga | sai dov'è la l’interruttore generale? | ne so quanto te | voglio sapere se quello che hai detto è vero | so perfettamente com'è andata | sa vita, morte, miracoli di tutti | il marito è sempre l'ultimo a saperlo | non lo so e non lo voglio sapere | speriamo che non si sappia in giro | non sapevo dove trovarla | l'ho saputo dalla televisione | hai saputo di Piero? | nessuno sa come sia arrivato fino a noi | ho saputo tutto da altri | so come sono andate le cose | come fai a saperlo | sai di che si tratta? | sapete che cos'è questo? | vorrei sapere se è vero | ho saputo che sei stato in Africa | nessuno ne sa niente | venni a sapere che ti aveva tradito | sa che giorno è oggi? | sono felice di saperla guarita | s'è saputo più nulla di lui? | Luisa sa di piacere | s'è saputo che era tutta una montatura | ti piacerebbe saperlo! | sono qui per sapere la verità | la polizia sapeva il nome dell’assassino | scusi, sa dov'è via Garibaldi? | appena saprai del suo arrivo, avvisami | so la ragione della sua partenza | non saprai altro da me | si può sapere cosa vuoi? | sa chi sono io? | sa che non voglio vederlo | ho saputo che abitate vicini | venne a saperlo dai giornali | ha saputo solo ora di dover partire | sapevo che eri partito | ho saputo che ti sposi | sappiamo molto poco su di lui | ho saputo tutto | sappiamo tutto di lui | come puoi sapere quel che penso? | prima o poi saprò dove abita | vorrei saperne di più su di lei | so il suo segreto | cerca di saperne qualcosa | vorrei sapere con chi devi uscire | so perché non si fa mai vedere | sono lieto di saperlo felice | lo so benissimo che sei lì, esci! | sappi che ti sono grato | sai l'ora? | ma se a te piace, volontier saprei / quanto avemo ad andar [Dante] | la mattina seguente fu saputo per tutta la contrada che questa cosa era stata [Boccaccio]

2 avere nozioni, conoscenze e cognizioni su acquisite con lo studio, l'apprendimento, l'applicazione intellettuale o ricevute dall'insegnamento, dalla tradizione, ecc.; essere dotto in una disciplina sapere la storia | sapere il greco | sapere la grammatica | saper leggere, scrivere e far di conto | è uno che non sa niente | non sapere nulla | sapere l'ebraico | sapere le lingue straniere | sapere la lezione | non si può sapere tutto | sapere la grammatica | sapere la grammatica | sapere la matematica | sapere il francese sapere la matematica | sapevo tutte le capitali a memoria | saper disegnare | sapere la geografia | sapere un sacco di cose | sapere tante cose | sapere il latino | sapere quando fu fondata Roma | sapere le lingue | la sai o non la sai, la lezione? | saper suonare uno strumento | sapere l’inglese | sapere la parte | quei che manco intendono, credono sapere di più, e quei che sono al tutto pazzi, pensano sapere tutto [Bruno]

3 avere nozioni e cognizioni pratiche su qualcosa, acquisite con l'esperienza personale, l'esercizio, la pratica; conoscere per aver visto, provato, esperimentato direttamente sapere il gioco degli scacchi | sapere nuotare | so per prova quanto sia difficile riuscire | sa per esperienza come vanno queste cose | è un cavallo che sa tornare a casa da solo | so che cos'è la fame (o anticamente: sapere la fame) | il bambino sa già parlare | sapere come gira il mondo | ancora non sai cos'è la vita | sapere del mondo | sapere guidare l'automobile | è uno che sa il suo mestiere | il bambino sa camminare | sa per esperienza che cosa sia il dolore | so io quello che costa studiare | so io la fatica che mi costa leggere | so per prova cosa sia la miseria (o anticamente: sapere la miseria) | non so la strada | non sai nemmeno qual è la tua destra! | sapere le cose del mondo | quanta strada ho fatto lo sanno le mie gambe | quanto ho sofferto lo so solo io | sappiamo tutti come va il mondo | sapere le regole del gioco | sapere andare in bicicletta | sapere come stanno le cose | è un cane che sa stanare la selvaggina | sapere delle cose del mondo | sapere ballare | sapere cos'è la vita | so io quel che costa allevare i figli | sapere come va il mondo | sapere pilotare un aereo | con la penna che sa le tempeste [Carducci] | le gracili membra non sanno / lo schianto, non sanno l'amplesso [Pascoli] | quelli cercava che non sanno il mare [Pascoli]

4 essere particolarmente dotti, sapienti, avere grande erudizione, cultura, senno, esperienza è uno che sa | l'uomo tanto può quanto sa | meglio rivolgersi a uno che sa | chi parla non sa | l'uomo tanto più vale quanto più sa | colui che sa | avrà studiato, ma è uno che non sa | ché perder tempo a chi più sa più spiace [Dante] | vidi 'l maestro di color che sanno [Dante]

5 seguito da un partitivo: indica conoscenza, spesso generica, non approfondita di qualcosa sapere di musica | sapere di pittura | sapere di tutto | sapere un po' di tutto | sapere di medicina | sapere di letteratura | ella… vuol sapere di tutto, vuole entrare in tutto [Goldoni] | oh! suggerire a lei che sa di latino!? — interruppe ancora il bravo Manzoni

6 aver chiaro nella mente, nell’animo, essere cosciente, rendersi conto di qualcosa, avere consapevolezza dei motivi che determinano un fatto, un comportamento sa bene che non dovrebbe comportarsi così | rideva, senza sapere di che | so qual è il mio dovere | non sa quel che fa | non sa quello che dice | non sapete ciò che vi può capitare | so cosa provi in questo momento | l'ho fatto così, senza saperlo | ora so di aver fatto male | so perché ha agito così | sappiamo tutti perché agisci così | non sapeva più in che mondo fosse | adesso so che è stato uno sbaglio | menti e sai di mentire

7 aver chiaro in mente, avere già deciso, non avere dubbi; avere ben chiara una determinata linea di condotta sa lui come fare | sa lui ciò che fa | voi sapete qual è il vostro dovere | è un tipo che sa quello che vuole | so io quel che debbo fare | in questo caso non so come fare | saprà lui come sbrigarsela | so io quello che faccio | so quello che dico | e ora, sai dove andare? | so io quel che ci vuole | so come devo comportarmi | so bene quello che dico | so a chi devo rivolgermi | so io la medicina che fa per lui

8 capire non so come possa essersi laureato | non so come abbia fatto a prendere la patente | non so come possa ancora sperare | non so che cosa ti sia saltato in mente | non so se è sincero | non so perché capitino tutte a me | non so come ci sia riuscito | non so che cosa mi trattenne | or par, non so per che stelle maligne, / che 'l cielo in odio n'aggia [Petrarca]

9 presagire, prevedere, conoscere in anticipo sapevo che sarebbe finita così | non potevo sapere che cosa sarebbe successo | pagherei per sapere come andrà a finire | sapeva di doverlo mantenere | sapevo che prima o poi sarebbe finita | so che andrà a finire così

10 come verbo servile, seguito da un infinito: essere capace, essere in grado di fare qualcosa per capacità naturale o acquisita saper nuotare | sapersi frenare | è uno che non sa fare niente | non sa neanche battere un chiodo | sai descrivermi quel posto? | sa rendersi simpatico | non sapersi comportare | tu non sai discutere | sa insegnare la sua materia | possibile che tu non sappia stare mai zitto? | sapere cantare | bisogna anche sapersi contentare | sa giocare bene a tennis | no, grazie, so fare da me | non sapersi controllare | non c'è nessuno che sappia raccontare così bene le barzellette | bisogna saper fare tutto | è uno che ci sa fare | non sai fare altro che lamentarti | sapersi dominare | non sai far altro che piangere | non consigliatemi, so sbagliare da me | non lo so leggere | sa molto bene darla ad intendere | sa vendere la sua merce | tu non sai vivere | sapere cavalcare | non sa ragionare | è piccolo, ma sa già leggere e scrivere | sapresti mantenere un segreto? | sapere ballare | un oratore che sa trascinare la folla | è un tipo che non sa vivere | non sa scrivere un tema senza errori | sa cavarsela da sé | sa dirmi che ore sono? | non sapersi vestire | sa distinguere il bene dal male | sapere suonare | sapere parlare | non basta adunque in Italia il saper governare uno esercito fatto, ma prima è necessario saperlo fare e poi saperlo comandare Machiavelli

11 in frasi negative: introduce una proposizione che esprime dubbio, esitazione, indecisione, perplessità, incertezza non so che farci | non saper dove battere il capo | non si sa perché sia successo | non so se credergli o no | non sa più che cosa fare | chi sa perché è tornato | non so cosa dirle | non so come fare | non so come si possa vivere con gente simile | chi sa perché non è ancora arrivato | non sapevamo come dirglielo | non so dove andare | è successo non si sa come | chi sa come andrà a finire | non so che cosa dirti | chi sa che prima o poi ci si riveda | non so se devo fidarmi | ci è riuscito, chi sa come | non so cosa fare ora che sono sola | non so come tirare avanti | il ragazzo non sa che studi scegliere | chi sa dove s'è cacciato | non so come sia successo | forse, chi sa, lui spera ancora di guarire | non sa più che pesci prendere | è andato chi sa dove

12 come verbo servile, in frasi negative enfatiche esprime incredulità e stupore non so credere | non so credere che tu sia qui | non so capacitarmi | non mi so capacitare

13 come rafforzativo e come sostituto di potere vi prometto che farò quanto so e posso | non saprei farne senza | te l'ho chiesto per sapermi regolare | non si è saputo far strada nella vita | il Saladino conobbe costui ottimamente essere saputo uscire dal laccio [Boccaccio]

14 davanti a pronomi o avverbi interrogativi, esprime, enfaticamente, molteplicità o grandezza saranno chi sa quanti! | chi sa come gli deve esser dispiaciuto! | si crede chi sa chi! | chi sa chi si crede di essere

15 all’infinito, preceduto dal verbo volere, in frasi negative: non volere assolutamente compiere l'azione espressa dall'infinito non vuole saperne di lavorare | non volevano sapere di andarsene | non voleva saperne di studiare | non voleva saperne di stare zitto

16 come risposta affermativa, quando la domanda contiene già il verbo sapere lo sai che domani non si lavora? — lo so

Indicativo presente:  io so, tu sai
Passato remoto:       io seppi, tu sapesti
Participio passato:        saputo

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sapérsi 2 
sa|pér|si 2
pronuncia: /saˈpersi/
verbo pronominale intransitivo

* so e sa non vanno mai accentati

con valore copulativo: essere consapevoli di una propria qualità, dote, capacità sapersi furbo | sapersi intelligente | sapersi bello

Indicativo presente:  io mi so, tu ti sai
Passato remoto:       io mi seppi, tu ti sapesti
Participio passato:        saputosi/asi/isi/esi

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sapére 3 
sa|pé|re 3
pronuncia: /saˈpere/
verbo intransitivo

* so e sa non vanno mai accentati

1 (AVERE)
avere sapore; avere odore sapere di tappo | sigarette che sanno di menta | abiti che sanno di naftalina | questa stanza sa di chiuso | la torta non sa di nulla | sapere di stantio | una minestra che sa di poco | le lenzuola sanno di pulito | questo cortile sa di muffa | questo pane sa di sale | sapere di bruciato | sapere di rancido | la biancheria sa di lavanda | questa stanza sa di fumo | questo vino sa d'aceto | sapere di vecchio | questo pane sa di vecchio | l'insalata sa troppo di aceto | tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui [Dante] | poi che 'l tristo puzzo aver la parve / di che il fetido becco ognora sape [Ariosto]


2 (AVERE)
figurato avere l'aspetto, apparire, parere, sembrare, dare l’impressione un affare che sa di losco | mi sa che quelli ci vogliono imbrogliare | mi sa che pioverà | quell'uomo mi sa di poco buono | mi sa che prima o poi dovrò cedere | la sua richiesta mi sa di ricatto | un gesto che sa di falsità | le sue parole sapevano d'adulazione | mi sa che tu mi stai prendendo in giro | mi sa che stavolta finisce male | mi sa che hai ragione tu | mi sa che non sia vero | cotesto vocabolo sa troppo d'impero [Carducci]


3 (AVERE)
essere colto, dotto, esperto; conoscere per avere studiato un uomo che sa | sapere di letteratura | sapere di pittura | sapere di musica | sapere di latino


4 (AVERE)
venire a conoscenza di un fatto, di una situazione ho saputo del vostro matrimonio | ho saputo della vostra disgrazia


5 (AVERE)
letterario avere esperienza di qualcosa del mondo seppi [Dante] | dovresti sapere delle cose del mondo [Boccaccio] | 'l celebrato onore chi non sa della Medica famiglia [Poliziano]


Indicativo presente:  io so, tu sai
Passato remoto:       io seppi, tu sapesti
Participio passato:        saputo

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Locuzioni, modi di dire, esempi


apprendere mandare conoscere sapere studiare imparare qualcosa a memoria = apprendere qualcosa in modo da ricordarla con padronanza assoluta, al punto di poterla ripetere in modo fedele || che non lo sappia neppure l'aria! = per indicare la massima segretezza noi ce n'andavamo via subito, tutti insieme, di nascosto, lontano, in luogo che né anche l'aria non l'avrebbe saputo Manzoni || il sacro fuoco dell'arte della poesia del sapere = letterario l'estro artistico, poetico, spesso anche in contesti scherzosi || non saper dove battere il capo = non sapere a che o a chi ricorrere, essere disperato, non sapere che decisione prendere || non sapere dove battere il capo = non sapere cosa fare, dove andare o a chi rivolgersi per risolvere un problema || sapere il buon grado = arcaico conservare la gratitudine || sapere di buono = emanare un odore gradevole | avere un buon sapore || non sapere o non avere dove posare il capo = non avere dove trovare ricovero, dove dormire || non sa dove abbia il capo = si dice di persona smemorata, svanita, disordinata, distratta || non sapere dove stia di casa qualcosa = figurato non conoscere minimamente qualcosa tu non sai dove sta di casa l'educazione || che so (io) = formula incidentale, attenuativa: e altro, e altre cose dello stesso genere aveva ogni ben di dio e che so io || non sapere che pesci pigliare = figurato non sapere quale risoluzione prendere || chi sa = grafia separata dell'avverbio chissà || sapere il conto proprio = essere sicuro di sé, sapere il fatto proprio || Dio sa cosa = si dice per indicare l'incapacità a capire, a spiegarsi avvenimento o altrui opinioni || sono cose che si sanno a memoria = si dice di cose ovvie e abituali che ognuno dovrebbe conoscere perfettamente || non sa far niente da sé = si dice di chi ha sempre bisogno dell'aiuto o dell'assistenza di qualcuno o che è negato per le cose pratiche || non sapere cosa fare = essere in dubbio su una decisione da prendere, su una via da seguire e simili || saper fare = essere abile nel lavoro || saperci fare = sapere il fatto proprio, cavarsela bene, sapere come comportarsi o agire || saper fare (di) tutto = essere abile e capace in molteplici attività || saper di funga o aver la funga = regionale nell'uso toscano: detto dell'olio che ha preso l'odore e il sapore della muffa || avere o sapere grado a qualcuno di qualcosa = arcaico essere grato, riconoscente a qualcuno di qualcosa li ho sempre aiutati, ma non me ne avranno mai grado | so io grado alla fortuna più che a voi [Boccaccio] || sapere grazia avere grazia a qualcuno = arcaico esprimere la propria riconoscenza per un beneficio ricevuto || non sa andare più in là del proprio interesse = non sa pensare ad altro che al proprio interesse || saperla lunga = essere furbo, scaltro o malizioso è uno che la sa lunga | tu la sai lunga, ma a me non la racconti || ormai lo so a memoria = si dice di cosa sentita ripetere troppo spesso || sapersi mettere = avere buon gusto ed eleganza nel vestire, nell'acconciarsi, nel comportarsi || non so come la prenderà = non so quali saranno le sue reazioni || (a) saperlo! (ad) averlo saputo! = formule usate per esprimere rammarico, rincrescimento o dispiacere per non essersi comportati nel modo che sarebbe stato opportuno o per un'occasione perduta a saperlo, venivamo con voi! | averlo saputo, sarei venuto anch’io! | averlo saputo prima, non avrei venduto quei titoli | ad averlo saputo in tempo, l'avremmo aiutato || a mio tuo ... sapere = per quanto io, tu ... sappia a mio sapere egli non s'indirizzò a nessuno di costoro [Svevo] || hai saputo di...? = si dice alludendo a una disgrazia, a un incidente, a una malattia, alla morte || lo sapevo si sapeva = espressioni usate per indicare che si poteva o doveva prevedere ciò che è accaduto, per rivendicare una previsione indovinata si sapeva che sarebbe finita male | lo sapevo che non avrebbe resistito | si sapeva che lui non era all'altezza del suo compito || lo so e non lo so = si dice di ciò su cui non si è, o si vuol far credere che non si sia, ben informati || mi sa = mi sembra, mi pare, ho l'impressione che mi sa che vuol piovere | mi sa che tu sbagli || mi sa = mi pare, ho l'impressione che, riferito specialmente a fatti che si prevedono da indizi || non saprei non so = esprime incertezza nelle risposte; si usa anche per evitare di prendere una decisione credi che sono stato ingiusto con lui? — non saprei | preferisci che venga anch'io? — non saprei? | se dovessi scegliere, proprio non saprei | credi che se la prenderà? — non saprei | che cosa mi consigli? — non saprei || non so chi = qualsiasi persona è così abile a vendere che convincerebbe non so chi || per chi non lo sapesse = si dice enfaticamente, per sottolineare, esporre, dichiarare, rivendicare per chi non lo sapesse, qui comando io! || sai sa sapete = (specialmente interrogativo) poste all'inizio di una frase o usate come inciso, servono a sottolineare la frase, dandole un tono più discorsivo o si dicono volendo rivolgere l'attenzione o il ricordo della persona con cui si parla a luoghi o persone che si presume le siano noti voi sapete bene il legnaiuolo dirimpetto [Boccaccio] § sai quel tizio che abbiamo incontrato ieri? § sapete la piazza dietro la chiesa? § sai che questo vestito ti dona? § sa, non ci guadagno nulla | in fine di frase, confermano quanto precede, o ne rafforzano il tono di stizza e minaccia ti ho visto, sai? § mi sono scocciato, sapete! § e non aprire bocca, sai! § ti ho sentito, sai? | seguite da com'è e simili, servono a sottolineare l'ovvietà, la naturalezza di un determinato fatto o comportamento, o di quanto si sta dicendo sai com'è, siamo tutti nella stessa barca § sapete come vanno queste cose, alla fine abbiamo litigato § sai com'è, un bicchiere tira l'altro... || sai che c'è? sai com'è? = si dice a conclusione risoluta di un discorso o di una discussione || sapersela = arcaico sapere il fatto proprio || sapete sai = usati pleonasticamente, si dicono per richiamare l'attenzione dell'ascoltatore sai, partirò domani || sapevamcelo = arcaico ce lo aspettavamo, non è una novità, lo sapevamo benissimo, detta anche da persona singola || se tu sapessi ...! se sapeste ...! = per dare intensità a un annuncio, a una descrizione di un fatto particolarmente grave, doloroso o per lasciarlo immaginare se tu sapessi che disgrazia! | una festa, se tu sapessi! | che dolore, se tu sapessi! | se sapeste cosa m’è successo! | se voi sapeste!... via, non fo per dire, ma oggi sono una celebrità [Carducci] || e non so chi altro e non so che altro e non so dove altro ecc. = si dice nel concludere un'enumerazione || sapere qualcosa a menadito per filo e per segno dalla A alla Z come l'avemaria come il padrenostro = aver imparato qualcosa molto bene ed essere in grado di ripeterla e spiegarla con grande scioltezza || sappi sappiate che ... vi basti sapere che = formule con cui si introduce un avvertimento, a volte minaccioso, per rammentare qualcosa, per rendere più forte un ammonimento, per mettere in guardia sappiate che non tollero eccezioni | vi basti sapere che sto con voi | sappiate che non sono più disposto a tollerare | sappi che questa è l'ultima che mi fai! | ti basti sapere che così ho deciso || sai sai bene lo sapete bene meglio di me = si dice per rammentare ciò che si suppone sia noto, accentuandone l'importanza sai bene che non posso fare ciò che mi chiedi | lo sapete bene che non posso fare di più || bisogna dovete sapere che ... = di dice per dare rilevanza a un discorso appena iniziato o per richiamare l'attenzione su ciò che si sta per raccontare bisogna sapere che nel paese dei Barbagianni c'è un campo benedetto [Collodi] || sapere (di) buono = avere buon sapore o buon odore la vera astinenzia è temperarsi dalle cose che sanno buone alla bocca [Francesco] || un (certo) non so che = qualcosa di indefinito, di vago, che non si sa ben determinare questo luogo ha un (certo) non so che di misterioso || non so che = ogni cosa farei non so che per averlo qui || che so o (familiare) chessò = formula intercalare per introdurre un'ipotesi potrebbe, che so, essersene dimenticato || sapere ciò che si vuole = avere le idee ben chiare, essere determinato || non sapere come che cosa fare farci dire ecc. = figurato si dice per manifestare incapacità di decisione o incertezza sulla via da seguire per trarsi d’impaccio o altro || la cosa che tu sai = si dice in frasi con pronome relativo, facendo allusione a persone o cose note ma che, per motivi di discrezione e riservatezza, non si vogliono nominare o precisare l'affare che tu sai | la faccenda che tu sai | quel che voi sapete || sai una cosa? = vuoi sapere una cosa?, desideri che te la dica? || Dio sa = Dio stesso potrebbe garantire, formula usata per sottolineare la veridicità di ciò che si sta dicendo Dio sa se è vero quel che dico | Dio sa se vorrei vederlo contento | Dio sa se gli voglio bene | Dio sa se non è tutto vero! || Dio solo (lo) sa solo Iddio (lo) sa Lui solo (lo) sa = si dice di cosa ignota, sconosciuta, oscura, incomprensibile: Dio solo sa come farà ad arrivare Dio solo sa dove sono finiti i miei occhiali | solo Dio sa cosa lui ci voleva dire | Dio solo sa quello che ho fatto per lui | nessuno lo sa: Dio solo (lo) sa dove si sono cacciati || me lo saprai dire! = invito ironico rivolto a qualcuno perché faccia un’esperienza che non sarà poi così piacevole come lui immagina || non sa quello che dice = di dice di chi parla a vanvera, senza riflettere, senza criterio || non so che dire non so che dirti = espressioni usate per manifestare incertezza, incapacità riguardo alla risposta da dare, o alla decisione da prendere || sappimi dire sappiatemi dire = fatemi sapere, tenetemi informato, informatevi e riferitemi prova tu, e me lo saprai dire! || mi saprai mi saprete dire = si dice per invitare qualcuno a tentare un'esperienza che non risulterà piacevole come è stata descritta || non so dove = in qualsiasi luogo vorrei essere non so dove, piuttosto che essere qui || non sapere dove battere la testa il capo = figurato non sapere a chi o a che cosa ricorrere per risolvere una situazione difficile || sapere dove il diavolo tiene la coda = essere molto astuto, scaltro, conoscere ogni inganno || dovete sapere che... = si dice per richiamare l’attenzione dell’ascoltatore o introdurre la narrazione di un fatto dovete dunque sapere che, in quel convento, c’era un nostro padre, il quale era un santo Manzoni || aver da sapere dover sapere = arcaico si dice quando si fa una dichiarazione con una certa solennità avete da sapere che a casa mia comando io || già lo sapevo già si sapeva già lo dovevo sapere = espressioni di ironia o stizza, quando si verifica qualcosa di spiacevole ma io già lo sapevo che sarebbe finito male || far sapere = informare, annunciare, riferire anche per interposta persona fammi sapere quando arrivi | fategli sapere che l'affare è sfumato | fammi sapere quando partirai | quando avrai deciso, fammi sapere qualcosa | fammi sapere se ci vai o no | m'ha fatto sapere che non accetta || non so che fare = sono indeciso sul da farsi || non so che farci = si dice per esprimere la propria incapacità a trovare un rimedio, o la volontà di non intervenire per risolvere un problema o venire in aiuto a qualcuno || saperci fare = essere in gamba, essere abile; essere capace di trarre vantaggio o di trarsi d'impiccio da ogni situazione || sapere il fatto proprio = conoscere bene tutto quanto ha relazione con il proprio mestiere un artigiano che sa il fatto proprio | un avvocato che sa il fatto suo || sapere il fatto suo = di persona particolarmente abile nel suo lavoro, valida in molte circostanze, che sa bene come comportarsi, che sa come risolvere i problemi quel meccanico sa il fatto suo || saper grado a qualcuno di qualcosa = letterario essere grato, riconoscente a qualcuno per qualcosa di ciò che iersera vi fu fatto, so io grado alla fortuna più che a voi [Boccaccio] || sapere grado = arcaico essere riconoscente, provare gratitudine || saperla lunga ma non saperla raccontare = essere astuto ma non abbastanza da ingannare colui col quale si sta parlando || saperla lunga saperla tutta = si dice di persona abile, scaltra o molto ben informata || chi sa? chi sa mai? che so io? = formule per esprimere dubbio, incertezza || non si sa mai = formula usata per esprimere precauzione o timore in merito agli sviluppi di una situazione non andare là, non si sa mai chi potresti incontrare | meglio risparmiare, non si sa mai quello che può succedere | non si sa mai, potrebbe anche cacciarti via | è meglio portare un po' di soldi con noi, non si sa mai | da certa gente, non si sa mai, è meglio stare alla larga | prendi l'ombrello, non si sa mai... | non si sa mai cosa può succedere | sii prudente, non si sa mai quello che può succedere | in casi come questi, non si sa mai come comportarsi || non sa mai quel che vuole = si dice di persona dubbiosa, indecisa || mi sa male ... = mi dispiace, giudico cosa non buona, mi pare brutto, mal fatto, sconveniente gli seppe male che il fratello non fosse stato leale | mi sa male arrivare in ritardo | mi saprebbe male non aiutarlo, potendo | mi sa male dirgli di no | male gli sapeva non potere difendere i suoi sudditi Machiavelli || saper male = raro dispiacere mi sa male dirgli di no || lei sa benissimo che ... tu sai meglio di me che ... = formule introduttive nel ricordare cose ovvie o note, ma usate con valore asseverativo sai bene che ti amo | sai quanto io tenga a questo incarico | sai bene che io non ho secondi fine || mi sa meglio = preferisco, mi pare meglio, mi è più gradito || sai bene sai meglio di me si sa sai com’è = espressioni usate per preannunciare o anche avvalorare l’ovvietà di ciò che si sta per dire, per ricordare cose ben note: sai com’è, da cosa nasce cosa o per sottolineare ciò che si sta dicendo tu sai benissimo come stanno le cose | sapete meglio di me che devo andare via || sapere a mente = sapere a memoria, esser in grado di ripetere qualcosa parola per parola sapere a mente | sapere a mente la lezione || mi sa mill'anni che ... mi sa mill'anni di ... = arcaico non vedo l'ora || saper mill'anni = arcaico non vedere l'ora, desiderare ardentemente che succeda qualcosa || sapere (delle cose) del mondo = avere esperienza degli uomini e del loro modo di procedere del mondo seppi, e quel valore amai / al quale ha or ciascun disteso l'arco [Dante] | tu, che se' uomo e vai attorno e dovresti sapere delle cose del mondo... [Boccaccio] || saper stare al mondo saper vivere = sapersi comportare in modo adeguato nelle situazioni più diverse || sapere vita morte e miracoli di qualcuno = conoscerne ogni cosa, tutta la vita di qualcuno || non sapere (neanche) dove sta di casa qualcosa = figurato non conoscere affatto, ignorare del tutto è uno che non sa neanche dove stanno di casa le buone maniere || sapere di niente di nulla = non avere alcun sapore una minestra che sa di nulla | figurato non destare alcun interesse un romanzo che non sa di nulla || la sai la novità? = domanda spesso retorica che equivalente a «vuoi che ti dica la novità?» || non saper di nulla = essere scipito, senza sapore questa carne non sa di nulla | figurato avere scarso valore, nessuna dote o pregio che susciti interesse questo libro non sa di nulla | quella ragazza non sa di nulla || mi sa mi pare = ho l'impressione che..., detto specialmente di fatti che si prevedono da indizi || mi sa peggio = arcaico mi dispiace di più, mi pare cosa più grave || per quanto io sappia che io sappia che sappia io = per quanto è a mia conoscenza che io sappia, nessuno è entrato || non sapere che pesci pigliare prendere = figurato non sapere assolutamente che cosa fare, che decisione prendere, per risolvere un problema || non sapere più nulla niente di qualcuno = non avere più notizie di qualcuno || sapere di poco = avere poco sapore un piatto che sa di poco | figurato avere poco valore, destare scarso interesse un film che sa di poco || sapere il proprio mestiere = conoscere bene quanto ha relazione con il proprio lavoro, essere abile nel proprio mestiere un meccanico che sa il suo mestiere | un medico che sa il proprio mestiere || ora ne so quanto prima = si dice quando si ricevono risposte vaghe o incomplete quando si sono chieste spiegazioni o informazioni || non sapere quel che si fa si dice = non rendersi conto, non avere consapevolezza di ciò che si fa o si dice || non sapere a che santo votarsi = figurato non sapere più a chi rivolgersi in un momento di particolare bisogno || sapere di secco = detto di vino: avere sapore di legno a causa della sua permanenza in una botte rimasta a lungo vuota || sa sempre ciò che vuole = si dice di persona dalle idee lucide e concrete || la tua sinistra non sappia quello che fa la tua destra = frase biblica che raccomanda la segretezza nel fare l'elemosina || so una cosa sola di non saper nulla = detto attribuito a Socrate, per lo più citato nella forma latina «hoc unum scio, me nihil scire» || il tempio del sapere = la scuola || si sa sai com'è tutti sanno = forma che s'interpone nel discorso parlando di cosa solita e ricorrente, per sottolinearne l'ovvietà in autunno, si sa, piove spesso | l'uomo, si sa, è cacciatore | i soldi, si sa, non bastano mai | ci siamo rivisti, e poi, sai com'è ... | la colpa, si sa, è sempre mia || le sa tutte = si intende: le astuzie, le birichinate || saperne una o un punto più del diavolo = essere molto astuto, scaltro, conoscere ogni inganno || non sapersi vestire = non avere gusto e senso estetico nello scegliersi gli abiti || saper vivere saper fare = (calco dal francese savoir–vivre, savoir–faire) le buone maniere, le convenienze sociali, il conoscere il mondo || non voler(ne) più saperne di una cosa o persona = non volerla più vedere, non volerci aver nulla a che fare, disinteressarsene, non curarsene non ne voleva più sapere di lei | non ne vuole sapere di studiare | non ne vuole sapere della tua decisione | non ne vuole più sapere di mangiare | fai ciò che vuoi, io non ne voglio sapere nulla || se lo vuoi (proprio) sapere per chi non lo sapesse se qualcuno lo vuol sapere = formule usate per esporre, dichiarare, chiarire un fatto, anche in tono seccato, risentito e stizzoso per chi non lo sapesse qui comando io! || lo vuoi sapere? vuoi sapere una cosa? volete sapere una cosa? = modi familiari d'introdurre un racconto, di dare una notizia o un'informazione, un chiarimento, ecc. || non sa neanche lui quello che vuole = si dice di persona indecisa, insoddisfatta, tentennante e scontenta || sapere, conoscere l'almagesto = scherzoso sapere, conoscere la scienza più rara || com'asino sape, così minuzza rape = ognuno opera o pensa secondo la propria capacità || venire a sapere = venire a conoscenza, essere informato, essere messo al corrente di un fatto, venire in possesso di una informazione, una notizia || sapere per sentita = arcaico sapere per sentito dire, per averlo appreso da altri || non saper trìtolo = regionale familiare nell'uso toscano: non saper nulla || sapere, conoscere l'almagesto = scherzoso sapere, conoscere la scienza più rara || sapere d'arsiccio = mandare odore di roba bruciata, sapere di bruciaticcio || non saper biracchio di qualcosa = regionale nell'uso toscano: non sapere nulla di nulla di qualcosa || non capire, non sapere una parola = non capire, non sapere niente || non sapere da che parte incominciare, voltarsi = non sapere cosa fare, essere incerto sul da farsi, sulle decisioni da prendere || non si sa da che parte prenderlo = non si sa con quali maniere, in quale modo trattare con lui || non sa stare a tavola = non sa comportarsi come si deve quando si è a tavola || saper, poter, riuscire a stare = essere in grado di vivere, di resistere senza amore non può stare | lontano dalla famiglia non riesce a stare || non sapere distinguere il mosto dall'acquerello = essere privo di discernimento || non sapere un iota = figurato non sapere niente, non sapere un'acca || non sapere distinguere il mosto dall'acquerello = essere privo di discernimento || saper quattr'acche o quattr'acca = regionale nell'uso toscano: saper qualcosa, avere qualche nozione si dà tante arie perché sa quattr'acche || non sapere uno straccio di qualcosa = non sapere nulla di qualcosa || saper stare zitto = non rivelare notizie, confidenze, segreti e simili || sapere qualcosa come l'avemaria = saperla qualcosa a menadito, a memoria || non saper stare al mondo = non sapersi adattare alle regole del vivere sociale; essere incapaci di sopportare le difficoltà della vita || non sapere in che mondo si è = non raccapezzarsi più, essere sconvolto, turbato || saper stare al mondo = sapersi abilmente destreggiare fra le difficoltà della vita || non so chi, non ricordo chi = si dice riferito a persona che non si sa o non si vuole nominare l'ho sentito dire da non so chi | me l'ha detto un tale, non so chi | me l'ha riferito non so chi || chi lo sa? = si dice per esprimere incertezza o per dare una risposta elusiva || non sapere di che colore sia una cosa = figurato non aver mai visto una cosa, non conoscerla affatto || come sai, come vedi = con valore incidentale, a conferma di quanto si sta dicendo: domani, come sai, partiremo; come vedi, ce l'abbiamo fatta lo stesso || chissà come Dio solo sa come = non so in che modo || Dio sa …, lo sa Dio … = chissà, per esprimere incertezza, timore Dio sa se ci riusciremo | lo sa Dio quando ci potremo rivedere || Dio sa quando = forse, chissà || Dio sa se = espressione di incertezza, di timore || devi sapere, dovete sapere … = modo frequente d'iniziare un racconto, di fare una premessa, o di introdurre una svolta del racconto dovete sapere che in quel temo regnava un re buono || (sapere) stare al proprio posto = comportarsi come si conviene, specialmente in rapporto alla condizione sociale, al grado, alla dignità, alle convenienze so stare al mio posto non dubitare || non sapere (neanche) come è fatta una cosa = non conoscere una cosa, non averla mai vista || non per sapere i fatti tuoi … = introduzione a una domanda che potrebbe parere indiscreta non per sapere i fatti suoi, ma quanto guadagni? || sapere il fatto suo = essere competente, conoscere bene il proprio mestiere, essere consapevole delle sue capacità e simili; essere determinato; sapersi destreggiare è un medico che sa il fatto suo || ha saputo girarla bene = ha saputo volgere a suo vantaggio il discorso o gli avvenimenti || saperla giusta = esser bene informato || non saperne una maledetta = non sapere nulla || non sa né di me né di te = detto di cose o di persone: non sa di nulla, è insipido, insulso || non sapere di che morte morire = non essere informati o non aver deciso sul da farsi || non si sa di che morte si muore = non sappiamo come andranno le cose, quale sarà la nostra sorte || si sa dove si nasce, non si sa dove si muore = si dice per indicare l'incertezza circa il tempo e il luogo della morte || voglio sapere di che morte devo morire = figurato voglio sapere che cosa mi aspetta, che cosa è stato deciso nei miei riguardi || non saper dire di no = essere troppo arrendevole, finire con l'accettare sempre, non saper rifiutare nulla a sua figlia non sa dire mai di no || non darsi pace, non sapersi dar pace, non riuscire a darsi pace = non sapersi rassegnare, non riuscire a persuadersi, a convincersi di qualche cosa, a rendersi conto di una realtà || non sapere che partito prendere = arcaico essere indeciso, dubbioso || non sapere, non riuscire ad accozzare due parole = essere incapace di parlare con chiarezza || saper adoperare il tempo = fare buon uso del tempo a disposizione || ma sai che sei un bel tipo! = si dice a una persona che ha un carattere difficile || sapere, trovare la via / le vie del cuore = figurato intenerire, commuovere qualcuno facendo leva sul suo lato sentimentale o umanitario quegli occhi più non sanno / la via di questo cor [Metastasio] || non sapere neppure l'alfabeto = figurato essere del tutto ignorante || sapere qualcosa come l'alfabeto = figurato sapere qualcosa a menadito || sapere d'amaro = figurato di cosa: esser triste, grave, penoso, doloroso || sapere assai = non sapere nulla || saper di attaccaticcio = detto di vivande che, rimaste a lungo sul fuoco, hanno aderito al fondo del recipiente prendendo uno sgradevole sapore di bruciato || saperne quanto un avvocato = essere esperto di legge | spregiativo essere assai pratico d'intrighi, di imbrogli, di cavilli e simili || saper badare a sé stesso = essere autonomo, sapersi difendere, sapersela cavare, essere pienamente responsabile delle proprie azioni || sapere dove il diavolo ha la coda = essere scaltri, sapere tutte le cose piu riposte, essere pratico d'ogni astuzia || saper stare a bottega = saper trattare con gli avventori || non saperne briciola = raro non saperne nulla || sapere di bruciaticcio = detto di cibi, specialmente se cotti arrosto, rimasti troppo al fuoco || sapere, aver sapore di bruciato, (arcaico) prendere di bruciato = gastronomia si dice di vivande tenute troppo a lungo sul fuoco o cotte a fiamma troppo viva || saper fare di calcolo = matematica sapere contare e conoscere le quattro operazioni fondamentali



Proverbi


chi piglia moglie e non sa l'uso, assottiglia le gambe e allunga il muso || chi più sa, meno crede || chi più sa, meno presume || chi più saper si crede, manco intende || chi poco sa, presto parla. || chi presto parla, poco sa || chi ricorre a poco sapere, ne riporta cattivo parere || chi sa acquistare e non custodire, può ire a morire || chi sa ben trovar meloni, trova buona moglie || chi sa celare bene i desir suoi, compra la merce a miglior prezzo assai || chi sa fare fa e chi non sa fare insegna || chi sa far fuoco, sa far casa || chi sa favellare, impari a praticare || chi sa il gioco, non Io insegni || chi sa il trucco, non l'insegni || chi sa la strada può andar di trotto || chi sa le lingue va in ogni dove || chi sa leggere nel libro del mondo è savio davvero || chi sa leggere nel libro del mondo, non ha bisogno di altri libri || chi sa menare tutt'e due le mani, è da più degli altri || chi sa parlare bene esce facilmente d'impaccio || chi sa perdere congiuntura, non s'adatti a mercatura || chi sa perdonare, si è già vendicato abbastanza || chi sa senza Cristo, non sa nulla || chi sa sopportare la propria fortuna, è savio davvero || chi sa zappare, zappa con la zappa di legno || chi sa acquistare e non custodire, può ire a morire || chi sa ben trovar meloni, trova buona moglie || chi sapesse tutto innanzi, sarebbe presto ricco || chi si ammoglia, non sa che ben si voglia || chi si mette a fabbricare sa dove comincia e non dove finisce || chi si trova in libertá, ha gran bene e non Io sa || chi s'impaccia (o chi cucina ) colle frasche, la minestra sa di fumo || chi sta a cà, niente sa || chi troppo sa, poco sa || chi vien dalla fossa, sa che cosa è morto || chi vuol essere un capo, deve saper far da ponte || chi vuol saper la verità, lo domandi alla purità || chi vuol sapere quel che il suo sia, non faccia malleverìa || chi vuol sapere, deve sedere, studiare e sudare || ci sono tre specie di ignoranza : sapere niente, sapere male, sapere quello che non vale || ciascuno deve sapere a chi, come e quando obbedire || colui che fa l'indiano è un uomo scaltro, e la sa lunga su questo e su altro || colui è provvisto di poco sapere, che s'ammazza per quel che non può avere || dal sapere, vien l'avere || dimmi con chi vai e so quello che fai || dimmi quel ch'io non so, e non quel ch'io so || Dio sa quel che fa || donna che sa il latino è rara cosa, ma guardati dal prenderla in sposa || donne e fanciulli, tengono segreto quel che non sanno || dopo il bere, ognuno vuol dire il suo sapere || dopo il fatto, anche i pazzi san dar consigli || dove è stato il fuoco, ci sa sempre di bruciaticcio || dove entra il bere esce il sapere || dove stringe la scarpa, non lo sa altro che chi l'ha in piede || è bene conoscere le antiche usanze, ma bisogna sapersi adattare alle nuove || è bene sapere un po' di tutto || è difficile molto contrattare con chi non sa né vendere né comprare || è meglio mangiare quanto s'ha, che dire quanto si sa || è provvisto di poco sapere, colui che s'ammazza per quel che non può avere || e sa meglio il pazzo i fatti suoi, che il savio quelli degli altri || è un gran pittore quello che sa ritrarre se stesso al vero || felice non è chi d'esserlo non sa || fin ch'uno ha denti in bocca, non sa quel che gli tocca || finché l'uomo ha denti in bocca, non sa mai quel che gli tocca || finché tu hai la detta, sappila conoscere || fino alla morte, non si sa qual'è la sorte || gettò il pazzo un anello in fondo al mare che cento savi non sapran trovare || giammai il mio segreto altrui non dico, ch'io non so fino a quando mi sarà amico || giocare e perdere, lo sanno far tutti || gli anni sanno più dei libri || i danari non bastano; bisogna saperli spendere || i fatti della pentola li sa il coperchio || i Giudei in Pasqua, i Mori in nozze, i cristiani in piatire, sanno impoverire || i guai della pentola, Ii sa il mestolo che Ii rimescola || i guai della pentola, li sa il coperchio || i più savi, meno sanno || il dubbio, è il padre del sapere || il finger non è difetto, e chi finger non sa non è perfetto || il mondo è come il mare, è vi s'affoga chi non sa nuotare || il mondo è di chi lo sa canzonare || il non saper nulla, è dolce vita || il perder tempo, a chi più sa, più spiace || il prudente sa trarre profitto dal danno || il sapere è di tutti || il sapere è il bastone della vita || il tempo viene per chi lo sa aspettare || il vecchio è avaro perché sa ciò che costa il denaro || il vino è buono per chi lo sa bere || la donna ne sa più del diavolo || la donna ne sa un punto più del diavolo || la donna sa dove nasce e non sa dove muore || la fatica è la madre del sapere || la gloria spetta soltanto a chi sa sostenere i dolori e calpestare i piaceri || la mano sinistra non sappia quel che fa la destra || la massaia che attende la casa, guadagna cinque soldi, e non lo sa || la meraviglia è figlia dell'ignoranza (e madre del sapere) || la pecunia, se la sai usare, è ancella; se no, è donna || la roba sta con chi la sa tenere || la sorte non sa sedere || la vita è già mezza trascorsa quando si sappia che cosa sia || la volontà, il potere e il sapere possono molto || se il giovane sapesse, e se il vecchio potesse, e' non c'è cosa che non si facesse || lascia colui parlare che suol saper ben fare || le cose vanno a chi non sa apprezzarle || le donne ne sanno una più del diavolo || le donne tacciono quello che non sanno || le facoltà fanno parere ardito chi non è, e savio chi non sa || l'esperienza senza il sapere è meglio del sapere senza esperienza || l'ingrato colle bestie si conviene, che non sa se non render mal per bene || l'italiano è savio e lo pare, lo spagnolo pare savio e non lo è, il francese è savio senza saperlo || l'occasione e la fortuna, bisogna saperle afferrare || l'uomo ha grandi ali che non sa di possedere || l'uomo vale tanto quanto sa || meglio saperne uno bene che trenta male || meno uno sa, più leva in alto il naso || molti possono saper molto, ma nessuno può saper tutto || molti sanno tutto di tutti e di sé stessi nulla || molto sa il topo, ma però più il gatto || mondo è come il mare, è vi s'affoga chi non sa nuotare || mondo è di chi lo sa canzonare || né il medico né l'avvocato, sanno regolare il fatto proprio || ne sa più un matto in casa propria che un savio in casa d'altri || ne sanno più due villani che un dottore || nel governo più importa saper comandare che obbedire || nella memoria sta il sapere umano || nella scienza non vi sono né vecchi né giovani: chi più sa ha precedenza || nessun pecca sapendo peccare || nessuno deve vergognarsi di domandare quel che non sa || nessuno è dotto se non sa per esperienza || nessuno pecca sapendo di peccare || nessuno sa il sabato, se non chi lo digiuna || non arriva a godere chi non sa sostenere || non c'è avere che vaglia sapere || non dire di me quello che non sai; di' pria di te,e poi di me dirai || non disprezzare chi non sa parlare || non è sempre savio chi non sa essere qualche volta pazzo || non mordere se non sai se è pietra o pane || non sa che cosa sia il male, chi non ha provato il bene || non sa donare chi tarda a dare || non sapere distinguere il mosto dall'acquerello || non si fa cosa sotto terra, che non si sappia sopra terra || non si fa più lunga strada, che quando non si sa dove si vada || non si sa mai per chi si lavora || non so dar torto a chi ama star sul lido: il vento è troppo incerto e il mar infido || non ti mettere in cammino, se la bocca non sa di vino || non val sapere, a chi fortuna ha contra || ogni cosa si sa comperare, eccetto che il buon tempo || ogni tua guisa non sappia la tua camicia || ognuno sa ballare quando la fortuna suona || ognuno sa che palle palle era in Firenze il grido dei partigiani di casa medici || ognuno sa dov'è, ma nessuno sa dov'ha da andare || ognuno sa giocare, quando la gli dice bene || ognuno sa navigare col buon vento || ognuno sa quanto corre il suo cavallo || ognuno sa sé e Dio sa tutti || per ben parlare e assai sapere, non sei stimato senza l'avere || per fare il papa bisogna saper fare il sacrestano || per il troppo sapere l'uomo sbaglia || per non saper fare un cartoccio fu impiccato un uomo a Firenze || per sapere la verità bisogna ascoltare due bugiardi || per ben parlare e assai sapere, non sei stimato senza l'avere || perder tempo, a chi più sa, più spiace || piglia casa con focolare, e donna che sappia filare || pigliar moglie, suona bene e poi sa male || più ne sa un pazzo a casa sua, che un savio a casa d'altri || povero è chi non sa far niente || povero quell'uomo che sa quanto sale vuole la pentola || quando cadono i maccheroni in bocca tutti li sanno mangiare || quando è caduta la scala, ognuno sa consigliare || quando il mare è in bonaccia, tutti san navigare || quando il padrone non sa quel che si fa, la casa va in rovina || quando la libertà non sa difendere se stessa, poco vale || quando la palla balza, ciascuno sa darle || quando le cose non si sanno fare, non si sanno neppure comandare || quando lo scrittore non sa scrivere, ne dà colpa alla penna || quando non sai, frequenta il domandare || quando scherzi col gatto e l'accarezzi, non sai che fine avran mai quei vezzi || quando si ha fame, il pane sa di carne || quel che tre bocche sanno, tutti sanno || sa più il papa e un contadino, che il papa solo || saggio è chi sa soffrire, spesa danno e martìre || sanno più un savio e un matto, che un savio solo || se ben tu fai, sappi a chi lo fai || se gioventù sapesse, se vecchiaia potesse || se i segreti vuoi sapere, cercali nel disgusto o nel piacere || se il giovane sapesse, e se il vecchio potesse, non c'è cosa che non si facesse || se il lupo sapesse come sta la pecora, guai a lei || se lo strumento non è tocco, non si sa che voce abbia || se non vuoi che si sappia, non lo fare || servi a principe e a signore, e saprai cos'è dolore || servo d'altri si fa, chi dice il suo segreto a chi non lo sa || si fa presto a schernire una cosa, ma bisogna saper far meglio || si sa come si nasce, non si sa come si muore || stai certo che il voler troppo sapere è come il mangiar troppo, o il troppo bere || studia da giovane per sapere da vecchio || studia, non per sapere di più, ma per sapere meglio degli altri || tal castiga la moglie che non l'ha, che quando l'ha, castigar non la sa || tanto sa altri quanto altri || tedeschi intendono più che non sanno esprimere || tre cose fanno un buon maestro: sapere, potere, volere || trist'a quella bocca (o musa) che non sa trovar la scusa || tutti i fiori non sanno di buono || val più un'oncia di sorte, che cento libbre di sapere || vino è buono per chi lo sa bere || vuoi tu un cuore smascherare? sappilo ben lodare || com'asino sape, così minuzza rape = ognuno opera o pensa secondo la propria capacità || al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere = è bene non rivelare a chi è sottoposto i vantaggi del proprio mestiere

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sapa (s. femm.)
sapadilla (s. femm.)
sapamina (s. femm.)
sapente (agg. e s. masch. e femm.)
saperda (s. femm.)
sapere 1 (s. masch.)
sapere 2 (v. trans.)
sapersi 2 (v. pron. intr.)
sapere 3 (v. intr.)
sapevole (agg.)
sapidezza (s. femm.)
sapidità (s. femm.)
sapido (agg.)
sapiente (part. pres.)
sapiente (s. masch. e femm.)
sapientino (s. masch.)
sapientone (agg. e s. masc.)


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