Aguzzarsi il palo sulle ginocchia

Il modo di dire che avete appena letto si riferisce a colui che, per imprudenza, pigrizia o sbadataggine, si autoprocura un danno, fisico o morale.

L’espressione si rifà ai tempi in cui le recinzioni erano fatte con i pali di legno conficcati nel terreno. Questi dovevano essere bene appuntiti a un’estremità.

Questa operazione veniva eseguita a mano, a colpi d’accetta, e l’imprudente o il distratto che lavorasse il legno tenendolo sulle ginocchia correva il rischio di farsi del male.

16-10-2017 — Autore: Fausto Raso