Ingoiare il rospo

«Pregiatissimo dott. Raso,
la ringrazio di cuore per la sua esauriente e dotta risposta circa la locuzione Far quadrato. Approfitto della sua non comune gentilezza per un'altra domanda, o meglio per una curiosità. Donde deriva l'espressione 'ingoiare il rospo'? La ringrazio sempre con anticipo e le porgo i miei ossequi.
Sabino A.
Mantova
»

Cortese amico, l'origine dell'espressione da lei proposta non è molto chiara, direi, anzi, sconosciuta. Come credo sappia, si adopera per mettere in evidenza il fatto di essere costretti a dover sopportare e accettare qualcosa di increscioso, quindi non digeribile, naturalmente in senso metaforico.
Si potrebbe formulare l'ipotesi che questa locuzione tragga origine dal fatto che i rospi, chiamati anche bufoni, provocano una difficile digestione alle serpi, ghiottissime di tali prede.

05-06-2019 — Autore: Fausto Raso — permalink


Spartitraffico: si pluralizza o no?

A proposito del plurale di spartitraffico di cui abbiamo parlato tempo fa perché abbiamo notato una disparità di vedute tra il vocabolario Gabrielli in rete, che attesta il termine come sostantivo invariabile e il Dizionario linguistico, dello stesso autore, che lo dà, invece, variabile (spartitraffici), dobbiamo dire, per onestà, che anche gli altri vocabolari consultati classificano il vocabolo tra i termini invariabili.

Il DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia, attesta il plurale come forma meno comune. Noi seguiamo ciò che scrive Aldo Gabrielli (Dizionario Linguistico Moderno) perché il termine in oggetto segue la regola del plurale dei nomi composti.

Tale regola stabilisce che i nomi composti di una forma verbale (spartire) e di un sostantivo singolare maschile (traffico) cambiano nel plurale la desinenza del sostantivo: il parafango, i parafanghi; il passaporto, i passaporti; il coprifuoco, i coprifuochi, lo spartitraffico gli spartitraffici.

04-06-2019 — Autore: Fausto Raso — permalink


Sull'uso corretto del verbo tradire

Il verbo tradire, leggiamo nel Dizionario Linguistico Moderno di Aldo Gabrielli, «spesso è usato, sul modello francese, col significato di manifestare, rivedere, palesare, mostrare, scoprire, dare a divedere, essere indizio e simili: Ogni atto tradiva la sua commozione; L'abito aderente tradiva le sue forme; Ciò che fai tradisce la tua bassa origine e simili, è un uso improprio, che bisogna evitare, perché in tutti questi esempi non c'è ombra di tradimento o di inganno.

Si userà invece bene nel significato di rivelare involontariamente ciò che si voleva celato, e che reca pericolo e danno:
Negava ostinatamente, ma il rossore del viso lo tradiva; Pareva innocente, ma con una incauta parola si tradì».

Possiamo, se amiamo il bel parlare e il bello scrivere, non seguire il suo consiglio?

03-06-2019 — Autore: Fausto Raso — permalink