Perché si tirano le orecchie il giorno del compleanno?
Sul perché si tirano le orecchie il giorno del compleanno esistono diverse ipotesi.
La prima dice che quest'usanza deriva da un'antica credenza, la quale sostiene che tirando le orecchie si ricordasse al festeggiato lo scorrere del tempo; poiché per gli antichi la memoria risiedeva appunto nel padiglione auricolare.
La seconda ipotesi, sempre derivante da una credenza popolare, dice invece che il naso e le orecchie si allungassero con l'avanzare dell'età (basti pensare al rilasciarsi dei tessuti con l'invecchiamento della pelle), e quindi tirando le orecchie si contribuisse al loro allungamento. Lo si faceva per augurare al festeggiato giudizio e maturità nella presa di decisioni.
(Sapere.it)
-----
Sarebbe meglio dire gli orecchi in quanto l'espressione fa riferimento proprio all'organo dell'udito. Il femmimile orecchie si adopera in senso figurato: le orecchie della pagina.
Lo zooiatra, anzi zooiatro
Tra le parole da salvare della lingua italiana, e che ci piacerebbe fossero rimesse a lemma in tutti i vocabolari, segnaliamo zooiatro, vale a dire il medico degli animali.
Ci sembra termine più schietto di veterinario. Il vocabolo è composto, infatti, con le voci greche ζώον zoon" (animale) e ἰατρός iatròs (medico).
In proposito il DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia, segnala, stranamente, come voce "più corretta" zooiatra.
Dizionario RAI.it
Una donna sposata è... ammogliata.
Potrà sembrare strano ma si può adoperare questo verbo in luogo del più comune maritare.
Non esiste il verbo ammogliarsi per darsi in moglie?
Si può benissimo dire, quindi, Paola è 'ammogliata' a Giovanni e nessuno può scandalizzarsi. L'importante è adoperare la preposizione a non con.
In buona lingua italiana si dirà, dunque, ammogliata a Giovanni o maritata con Giovanni.

- Dizionario italiano
- Grammatica italiana
- Verbi Italiani
- Dizionario latino
- Dizionario greco antico
- Dizionario francese
- Dizionario inglese
- Dizionario tedesco
- Dizionario spagnolo
- Dizionario greco moderno
- Dizionario piemontese