cangiàre 
can|già|re
pronuncia: /kanˈʤare/
verbo intransitivo

1 (ESSERE o AVERE) subire un cambiamento; trasformarsi così dentro e di for mi vo cangiando [Petrarca] | a vantaggio dell'umanità che sempre cangia e sempre vive [Nievo]

2 (ESSERE o AVERE) figurato letterario impallidire

Indicativo presente:  io cangio, tu cangi
Passato remoto:       io cangiai, tu cangiasti
Participio passato:        cangiato/a/i/e

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verbo transitivo

letterario cambiare, mutare, detto specialmente a proposito di colori quell'anime, ch'eran lasse e nude, / cangiar colore e dibattieno i denti [Dante] | misero me! Chi ha cangiata mia dolcezza in tòsco? [Ariosto] | travagliosa / era mia vita, ed è, né cangia stile Leopardi

Indicativo presente:  io cangio, tu cangi
Passato remoto:       io cangiai, tu cangiasti
Participio passato:        cangiato/a/i/e

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cangiàrsi 
can|giàr|si
pronuncia: /kanˈʤarsi/
verbo pronominale intransitivo

letterario subire un mutamento, cambiarsi, trasformarsi parve ch'a tal domanda si cangiassi / la maga in viso [Ariosto]

Indicativo presente:  io mi cangio, tu ti cangi
Passato remoto:       io mi cangiai, tu ti cangiasti
Participio passato:        cangiatosi/asi/isi/esi

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cangiamento (s. masch.)
cangiante (agg.)
cangiante (s. masch.)
cangiantismo (s. masch.)
cangiar (s. masch.)
cangiare (v. intr.)
cangiare (v. trans.)
cangiarsi (v. pron. intr.)
cangiaro (s. masch.)
cangiarro (s. masch.)
cangiato (part. pass.)
cangio (agg.)
cangio (s. masch.)
cangrena (s. femm.)
cangurare (v. trans.)
cangurato (part. pass.)
canguresco (agg.)
canguro (s. masch.)
canguro (agg.)
canguro–lepre (s. masch.)


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