Sottosopra o sotto sopra

«Pregiatissimo dr Raso,
un dubbio atroce mi assilla e nessun vocabolario, in mio possesso, mi è stato di aiuto. La locuzione sottosopra si può scrivere in due parole (sotto sopra)?
Mio figlio, in un componimento in classe, ha usato la grafia scissa ed è stato redarguito dall'insegnante perché, a suo dire, questa locuzione avverbiale deve essere univerbata. Che lei sappia, è proprio così? Spero che la sua risposta mi
sia di conforto.
Grazie in anticipo e un cordiale saluto.
Oliviero B.
Prato
»

Gentile Oliviero, il DOP e tutti i ocabolari, mi sembra, concordano: sottosopra si scrive in grafia unita.
I linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, però, nel loro volumetto Ciliegie o ciliege? ammettono entrambe le grafie: sottosopra e sotto sopra.

16-04-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


Alfine e al fine

Alcune osservazioni orto-sintattico-grammaticali ignorate o quasi dai testi di lingua italiana.

L'avverbio alfine si scrive in grafia univerbata (tutta una parola) quando sta per infine, finalmente e simili: il tanto sospirato giorno alfine arrivò; in grafia rigorosamente scissa allorché vale allo scopo di...: i gentili clienti sono pregati di rispettare il proprio turno al fine di evitare un cortese rifiuto.

14-04-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


Prendere atto

Questa locuzione verbale si costruisce con la preposizione di, non con la congiunzione che. Si prende atto di qualcosa: prendo atto della tua buona fede.

Quando — per motivi fono-sintattico-grammaticali — non è possibile adoperare la preposizione di si ricorre all'espressione prendere atto del fatto che: prendo atto del fatto che hai sbagliato (non prendo atto che hai sbagliato).

Lo stesso discorso per quanto attiene all'espressione dare atto. Per onestà dobbiamo dire, però, che i così detti linguisti d'assalto ci smentiscono. Ma tant'è.

10-04-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink