Prendere il proprio trentuno (e andar via)

Gli amici toscani conosceranno il modo di dire suddetto, per la verità non molto fine e particolarmente adoperato, appunto, in quella regione.

La locuzione, dunque, si riferisce a colui che, avendo capito di non essere gradito, abbandona un luogo senza tante cerimonie né saluti.

L'espressione, molto colorita, ha una duplice origine. Alcuni autori la fanno derivare dal trentuno inteso come ultimo giorno del mese: avrebbe, così, il senso di prendere la paga e dimissionarsi.

Per altri, invece, il modo di dire deriverebbe — e secondo noi è la versione più veritiera — dall'antico termine francese "trentain" con il quale si indicava uno speciale tessuto — molto fitto — adoperato per farne abiti da sera.

La persona non gradita, quindi, prende il trentuno (potremmo dire il soprabito) e se ne va senza salutare.

09-04-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


L'arte magirica

Cortesi lettori, quando invitate i vostri amici al ristorante assicuratevi, prima, che nel locale scelto sia rispettata in tutto e per tutto l'arte magirica, arte che non ha nulla che vedere con la... magìa.

Molte persone, probabilmente, sentiranno per la prima volta il termine "magirica" perché non è registrato nei comuni vocabolari dell'uso. Cos'è, dunque, quest'arte? È l'arte, potremmo dire, della buona cucina.

Leggiamo nel vocabolario del Tommaseo-Bellini: «Agg. Dal gr. Μάγειρος Cuoco, Appartenente a cuoco. Magira leggono in Cat.; Magiriscium è in Plin., cuochetto, sguatterello; in un'iscr. Magirus. Pros. fior. par. 3. v. 1. p. 91. (Gh.) Mill'altre insomma delicate e sontuose vivande, ultimo sforzo dell'arte magirica,…».

08-04-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


Essere della stessa risma...

... vale a dire dello stesso genere, della medesima categoria e simili. Il modo di dire si adopera — in senso figurato — per lo più con valore spregiativo.

La locuzione viene dall'arabo "rizma" ed è un'unità di conteggio commerciale per la carta: 500 fogli per la carta da stampa e 400 per quella da cancelleria.

I fogli di una stessa risma sono uguali e per il formato e per il tipo. Di qui, per l'appunto, il modo di dire.

07-04-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink