Deputata

Su molti giornali abbiamo letto, durante le ultime competizioni elettorali, che la signora Y «è stata eletta deputato del parlamento europeo». La frase in oggetto presenta due errori marchiani: uno di grammatica, l'altro, diciamo di... concetto.

Il primo è che deputato ha il femminile regolarissimo: deputata. La deputata Maria Cicogna, quindi.
E veniamo al secondo: si dice deputato a, non di. Perché?

Perché deputato è il participio passato del verbo deputare che significa destinare, assegnare a un determinato ufficio. Deputato al parlamento, vale a dire assegnato, destinato al parlamento.

26-09-2019 — Autore: Fausto Raso — permalink


Prendere sottogamba

Crediamo sia molto difficile trovare una persona che non abbia mai adoperato o, per lo meno, sentito questo modo di dire, che — si sa — significa sottovalutare, prendere una cosa con molta leggerezza e disinvoltura, senza tener conto di eventuali difficoltà; in una parola, prendere tutto alla leggera.

Donde viene quest'espressione adoperata, appunto, in senso traslato o figurato? Alcuni scienziati della lingua ritengono sia nata nei circoli bocciofili.

Sembra, infatti, che un accanito giocatore di bocce si vantasse di riuscire a colpire il pallino con la boccia tirandola con il braccio fatto passare sotto la gamba.

Poiché non sempre riusciva nell'impresa i suoi detrattori coniarono la locuzione prendere sottogamba, appunto, con il significato a tutti noto: fare le cose alla leggera.

25-09-2019 — Autore: Fausto Raso — permalink


Abbonare e abbonire

I verbi suddetti non sono l'uno sinonimo dell'altro in quanto cambiano di significato mutando di coniugazione. Il primo, si presti attenzione, si coniuga secondo la legge del dittongo mobile e significa defalcare una parte di un credito a vantaggio del debitore: Giovanni ha abbonato all'amico Luigi la somma di cinquemila euro; usato nella forma riflessiva vale pagare una determinata somma per ottenere un servizio: mi sono abbonato al mio
giornale preferito.

Il secondo, abbonire, si coniuga inserendo, in alcuni tempi e modi, l'infisso -isc- e significa placare, calmare e simili: non sono riuscito ad abbonirlo.

24-09-2019 — Autore: Fausto Raso — permalink