Adito e... adito
Speriamo di non peccare di presunzione se affermiamo che poche persone sanno che adito appartiene alla schiera delle parole omonime, ma con significati distinti, nel caso specifico addirittura antitetici: accesso, ingresso e il suo contrario: il portone dà adito al giardino; ecco l'adito (luogo più interno, quasi inaccessibile) del tempio.
Per una più chiara ed esauriente spiegazione si veda qui, qui e qui.
Essere un pane perso
Questo modo di dire — adoperato in ambienti rustici — probabilmente è poco conosciuto.
Si tira in ballo quando una persona si ostina nel fare un lavoro inutile, che richiede molti sforzi e spese, ma che non dà alcun frutto o guadagno.
Si può riferire anche a una persona che delude la fiducia accordatale, che non riconosce i propri errori, a una persona, insomma, con la quale non vale la pena intrattenere rapporti perché è come se si comprasse del pane ben sapendo che non verrà consumato e buttato via.
Colluttorio o collutorio?
Uno strafalcione ortografico che si perde nella notte dei tempi e duro a morire: colluttorio.
La grafia corretta è con una sola "T" (la colluttazione non c'entra nulla) perché viene dal latino collutus, participio passato di "colluere" (sciacquare).

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