Stuzzichevole

Ciò che stiamo per scrivere — siamo sicuri — avrà la censura di buona parte dei linguisti, quelli doc. Intendiamo parlare di un aggettivo non attestato nei così detti vocabolari dell'uso: stuzzichevole.
I dizionari riportano, infatti, stuzzicante, che significa eccitante, stimolante, allettante: è una proposta stuzzicante. A nostro modo di vedere sarebbe, invece, più corretto stuzzichevole, per analogia con piacevole.
L'aggettivo che proponiamo è, infatti, in regola con le leggi che regolano la nostra lingua perché è formato con il verbo stuzzicare e il suffisso -evole che serve per la formazione di aggettivi derivati da sostantivi o da verbi di significato attivo o passivo: gradevole,amichevole, colpevole, ammirevole.
Insomma, se da piacere si può avere tanto piacente quanto piacevole non capiamo perché da stuzzicare non si possa avere sia stuzzicante sia stuzzichevole. Quest'aggettivo, per tanto, si potrebbe classificare tra quelli deverbali.
Abbiamo fatto un veloce giro in rete e, con sorpresa, abbiamo visto che la nostra proposta non è peregrina, anzi. Qualcuno ci ha preceduto perché stuzzichevole è già stato coniato e diffuso.
Si veda questo collegamento: Google Libri - stuzzichevole

19-04-2019 — Autore: Fausto Raso — permalink


Tranciare e trinciare

Si presti attenzione all'uso corretto dei due verbi, spesso si confondono l'uno con l'altro.

Non sono "uguali". Il primo sta per tagliare di netto, a freddo (da trancio o trancia, l'utensile usato, appunto per tagliare a misura barre, lastre o profilati, in genere di metallo).

Trinciare, invece, significa tagliare a strisce, a pezzetti, come si faceva con il tabacco. Da qui, trinciare giudizi.

18-04-2019 — Autore: Fausto Raso — permalink


Sfastidiare e fastidiare

«Gentile dott. Raso,
leggendo un articolo sul web, mi sono imbattuto in "sfastidiare", usato nel senso di "dare fastidio"; non è, invece, proprio il contrario di "fastidiare"? La Crusca riporta, infatti, il senso di "riacquistare il gusto".
Cordialmente,
Melchis
(Località omessa)
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Gentile Melchis, sarò tacciato di presunzione e fustigato da qualche linguista ma dissento dalla Crusca. Sfastidiare, verbo pressoché inusitato, è lo stesso che fastidiare al quale si preferisce, però, infastidire.
È composto con il prefisso s-, con valore intensivo, e fastidiare. È lo stesso caso, insomma, di battere/sbattere, gocciolare/sgocciolare e simili.
La mia tesi è suffragata dal GDU del De Mauro: «sfastidiare /sfasti'djare/ v.tr. e intr. )( [1348—53; der. di fastidiare con s—] 1 v.tr. ) infastidire, annoiare 2 v.intr. (avere) )( annoiarsi, stancarsi di qcs.: delle cose di che l'uomo abondevole si truova sfastidiano (Boccaccio)».

17-04-2019 — Autore: Fausto Raso — permalink