altrónde 
al|trón|de
pronuncia: /alˈtronde/
avverbio

1 letterario da un altro luogo, da un'altra parte e, in senso figurato, per altro motivo di là e non altronde ci può venire un soccorso | facendo sembiante di venire altronde [Boccaccio] | dalla quale solo ogni mia pace venir mi puote e non altronde [Boccaccio] | e poi ch'a io non sperava aita, / pronto offrì se medesmo al mio soccorso Tasso | non derivò, Signor, la causa altronde, / se non d'aver beuto di queste onde [Ariosto] | la sua denominazione non par che sia presa d'altronde (Galilei) | e se più rara in quello / che nell'altra è la strage, / non avvien ciò d'altronde / fuor che l'uom sue prosapie ha men feconde Leopardi

2 letterario altrove, in altro luogo contro sua voglia altronde 'l meno [Petrarca] | avvi chi altronde / con fortunato studio in novi sensi / le parole converte [Parini]


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Locuzioni, modi di dire, esempi


d'altronde = del resto, d'altra parte, peraltro, a ogni modo; conferisce valore avversativo-limitativo a una frase o sequenza di discorso rispetto a quanto detto in precedenza d'altronde la colpa è tua | d'altronde cosa vuoi farci? | d'altronde che altro potevamo fare? | è colpa mia, ma d'altronde non potevo farci nulla | ormai dobbiamo andarcene d'altronde abbiamo atteso abbastanza | d'altronde non puoi dargli torto



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altri (pron. indef.)
altro (avv.)
altro (s. masch.)
altrocché (avv.)
altroché (avv.)
altronde (avv.)
altrosio (s. masch.)
altroso (s. masch.)
altrove (avv.)
altrovismo (s. masch.)
altrui (s. masch.)
altrui (agg. poss.)
altrui (pron. indic.)
altruismo (s. masch.)
altruista (agg.)
altruista (agg. e s. masch. e femm.)
altura (s. femm.)
alturiere (agg.)


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