curàre 
cu|rà|re
pronuncia: /kuˈrare/
verbo transitivo

1 fare oggetto delle proprie cure, seguire qualcuno o qualcosa con premura, attenzione o interesse curare la famiglia | curare i propri affari | curare il giardino | curare la casa | curare l'educazione dei figli | curare il proprio aspetto fisico | curare il proprio figlio | curava soltanto i suoi interessi

2 familiare sorvegliare qualcuno, tenerlo d'occhio specialmente per prenderlo in fallo

3 sport marcare da vicino un avversario, non dargli tregua

4 per estensione occuparsi di qualcosa, seguire nei dettagli, organizzare qualcosa specialmente in base alle proprie competenze curare l'esecuzione di un ordine | curare una mostra | curare l'incasso di un effetto | curare una rassegna | curare un programma televisivo | curare un progetto edilizio | curò l'esecuzione degli ordini

5 editoria riferito a un libro, a un'opera editoriale, prepararne il testo per la pubblicazione, esaminarne minutamente la stampa, correggendo le bozze, ecc. ed eventualmente corredandolo di note storiche e di illustrazioni ha curato l'edizione del Nievo | curare un'opera | curare la nuova edizione di un dizionario

6 commercio compiere tutte le operazioni necessarie a incassare un titolo di credito

7 sottoporre un malato alle cure mediche necessarie alla guarigione; assistere un malato durante una malattia curare un malato | curare una ferita | curare una malattia | curare bene | ha curato suo padre fino agli ultimi momenti | curare il raffreddore | curare l'ulcera

8 letterario cercare di correggere curare i propri difetti

9 raro seguito da una proposizione oggettiva, procurare, fare in modo curate che tutto sia in ordine | curò di apparecchiare la tavola

10 letterario sanare dal peccato; purificare, emendare mentre ch'io era a Virgilio congiunto / su per lo monte che l'anime cura [Dante]

11 tenere in considerazione; preoccuparsi, badare, dare importanza non curare i pettegolezzi della gente | non curo le critiche degli altri

12 raro avere a cuore, amare particolarmente cura molto quella ragazza

13 tessitura arcaico sottoporre a imbiancatura i panni grezzi specialmente di lino; candeggiare

14 caccia detto degli uccelli quando mostrano di credere ai trucchi e ai richiami preparati dai cacciatori per la caccia e l'uccellagione

Indicativo presente:  io curo, tu curi
Passato remoto:       io curai, tu curasti
Participio passato:        curato

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curàrsi 
cu|ràr|si
pronuncia: /kuˈrarsi/
verbo pronominale transitivo

curare una parte del proprio corpo curarsi le mani | curarsi i denti | curarsi i capelli

Indicativo presente:  io mi curo, tu ti curi
Passato remoto:       io mi curai, tu ti curasti
Participio passato:        curatosi/asi/isi/esi

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verbo pronominale intransitivo

1 avere cura di sé, del proprio aspetto; fare ricorso a cure mediche è un tipo che si cura molto | curarsi in clinica | curarsi in ospedale | per curarsi ci vogliono dei soldi | non mi sono curato bene | mi sono curato l'influenza

2 badare, fare caso; preoccuparsi, interessarsi, darsi pensiero di qualcosa o di qualcuno nessuno si cura di te | si curava soltanto del suo lavoro | potresti almeno curarti di ringraziare | non mi curo del suo giudizio | non curarsi di fare qualcosa | curarsi della casa | non mi curo di rispondervi | curarsi del marito | dovresti curarti meglio | curarsi del proprio avvenire | curarsi il fegato | curarsi dei pettegolezzi | curarsi delle critiche altrui | non curarsi degli altri | non ha i soldi per curarsi

Indicativo presente:  io mi curo, tu ti curi
Passato remoto:       io mi curai, tu ti curasti
Participio passato:        curatosi/asi/isi/esi

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Proverbi


chi vuol ben pagare, non si cura di bene obbligare || con lacrime e lamenti, non si cura il mal di denti || cura i vantaggi tuoi, benchè minuti; quelli che trascuri, son tutti perduti || dei giudizi non mi curo, che le mie opere mi fanno sicuro || del giudizio degli altri non mi curo, ché l'opere mio mi rendono sicuro || di amico menzognero e di frate senza monastero non ti curare || la coscienza è come il solletico (chi lo cura, e chi no) || la gente savia non si cura di quel che non può avere || la luna non cura l'abbaiar dei cani || la sofferenza, se diventa amore, può curare ogni dolore || la tosse a non curarla dura cento giorni e a curarla dura cento e uno || la vista non si cura con gli occhiali || molte cose il tempo cura che la ragione non sana || non curano i fratei della soror, se non è da più di lor || quando il sole splende non ti curar della luna || tutto si può curare eccetto la paura || una grande paura nessun medico la cura || vecchio che si cura, cent'anni dura




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curante (part. pres.)
curante (s. masch. e femm.)
curanza (s. femm.)
curaorecchi (s. masch.)
curapipe (s. masch.)
curare (v. trans.)
curarsi (v. pron. trans.)
curarsi (v. pron. intr.)
curarico (agg.)
curarico (s. masch.)
curarina (s. femm.)
curarizzante (part. pres.)
curarizzare (v. trans.)
curarizzazione (s. femm.)
curaro (s. masch.)
curaro (agg.)
curaro (s. masch.)
curasnetta (s. femm.)
curasò (s. masch.)
curassò (s. masch.)


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